Avellino
Campania
La città di Avellino, capoluogo dell’Irpinia, sorge nella suggestiva Valle del fiume Sabato, in una conca dell’Appennino campano, circondata da pendii boscosi e catene montuose. È l’antica Abellinum, città degli Irpini, colonia romana forse fin dall’età di Silla; sorgeva presso l’odierna Atripalda, a 3 km da Avellino, nella località La Civita, dove si sono trovati resti. Sede vescovile dal 5° sec., venne conquistata verso l’8° sec. dai duchi longobardi di Benevento i quali la eressero in gastaldato. Distrutta da Ottone I, ben presto risorse e dall’inizio del 12° sec. fino a quasi tutto il 17° fu contesa da conti e principi fino al 1589, quando i Caracciolo assunsero il titolo di principi di Avellino, conservandolo fino al 1844.
La fertilità della terra, ricca soprattutto di ortaggi e frutta, si deve alla salubrità del clima e all’abbondanza delle precipitazioni che sono frequenti nel corso dell’anno. L’area cittadina si estende su una superficie territoriale pari 30,55 Kmq ed è posta in una posizione decentrata rispetto all’intero territorio provinciale, sebbene costituisca nodo centrale nell’incrocio di importanti vie di comunicazione che congiungono l’Adriatico al Tirreno, oltre a collegare, su scala regionale, l’area beneventana e quella salernitana, quest’ultima attraverso le valli del Sarno e dell’Irno.
La città è attraversata da alcuni corsi d’acqua quali il Rigatore, il San Francesco ed il Fenestrelle, affluenti del Fiume Sabato, che oggi si presentano molto impoveriti ed in parte interrati. Il fondovalle Fenestrelle, percorso da quest’ultimo, ricco di verdeggiante vegetazione, è stato sede naturale di numerose industrie. Le floride campagne circostanti l’area urbana sono coltivate a noccioleti e vigneti, dai quali provengono le pregiate nocciole “avellane” e le note uve di vini eccellenti come il Fiano di Avellino e il greco di Tufo tanto che Avellino è sede di una moderna Scuola di Enologia, l’Istituto Agrario De Sanctis, fiore all’occhiello della città.
Programma Integrato Città Sostenibile di Avellino si configura come una risposta alle sfide legate alla vivibilità urbana, al miglioramento della qualità degli ambienti insediativi e alla fornitura di servizi in risposta alla crescente pressione demografica. Nella sua implementazione, il progetto ha integrato i 4 drivers dell’asse X del Po FESR della Regione Campania: contrasto alla povertà e al disagio, valorizzazione dell’identità culturale e turistica, miglioramento della sicurezza urbana e accessibilità dei servizi per i cittadini.
I pilastri fondamentali del progetto includono l’inclusione sociale, l’innalzamento dei livelli di istruzione, la sostenibilità ambientale, l’efficientamento energetico, l’innovazione dei servizi pubblici e l’agenda digitale. Il Programma Integrato Città Sostenibile è stato un’opportunità tangibile per consolidare e ampliare il processo di valorizzazione del centro storico di Avellino, fondamentale per la riqualificazione e la promozione del territorio nel suo complesso, unendo la memoria del passato con lo sviluppo futuro.
Partendo da Piazza Libertà, cuore pulsante della città, il progetto ha coinvolto la riqualificazione di importanti edifici storici come il Palazzo della Curia Vescovile e il Palazzo Caracciolo. La riqualificazione si è estesa a Via Nappi, con il recupero della Dogana medievale e il suo progetto di trasformazione in un Centro servizi per i giovani. Il progetto ha anche abbracciato interventi di rilancio economico del centro storico, finanziando nuove attività commerciali, e ha promosso un centro di promozione culturale con la creazione della “Casa di Victor Hugo” e il Museo Civico di Villa Amendola con giardino/orto botanico. Tra gli altri interventi significativi, si evidenzia la valorizzazione e il restauro della Fontana di Bellerofonte nell’itinerario “Gli occhi di mare”, la creazione di un’agenzia di promozione turistica nella Casina del Principe, e la rigenerazione energetica ed ambientale di importanti assi storici come Corso Umberto I e Viale Italia. Inoltre, il progetto prevede il recupero e la rigenerazione dell’Antica Dogana come Centro servizi per i giovani, con progetti inclusivi come l’Istituto di Ricerca sulle devianze dello sviluppo e sulle disabilità dell’infanzia, alloggi a rotazione e un Parco dell’infanzia nel quartiere Valle.
Complessivamente, il Progetto Integrato Città Sostenibile ha contribuito a trasformare Avellino in una città più moderna, innovativa e sostenibile, enfatizzando la valorizzazione del patrimonio storico e culturale per costruire un futuro integrato e prospero.