Calvizzano
Campania
Calvizzano è un comune della Campania di 12.391 abitanti, ha superficie di 3,98 km² in provincia di Napoli, Città metropolitana di Napoli, da cui dista circa 5 Km. Il comune è situato nell’agglomerato a nord-ovest di Napoli (l’agro giuglianese) insieme ai comuni di Marano, Mugnano, Villaricca, Qualiano e Giugliano in Campania. Calvizzano sorge nella fertile piana di bonifica dei Regi Lagni, nella pianura campana.
Secondo lo storico locale Raffaele Galiero, la denominazione deriverebbe da Calvisius (o Calvicius), un proprietario terriero appartenente alla gens Calvisia. Da qui la denominazione che si sarebbe trasformata in Calvisiano, Calbictiano e infine Calvizzano.
Nel Seicento il notaio Marco Antonio Syrleto, primo storico locale aveva formulato un’altra ipotesi etimologica per il toponimo: secondo lui questo sarebbe derivato dal fatto che nell’antichità, in seguito alle tante guerre e pestilenze, in questo luogo si sarebbero trovati malti sepolcri contenenti solamente i teschi, che vennero chiamati “calvi”; dall’unione dei “calvi” ai “sani”, sarebbe nato il nome “Calvisano”, dal volgo, in seguito, tradotto in “Carvizzano” e poi in Calvizzano. Non esistono dati certi sulla sua fondazione. Il territorio conserva testimonianze archeologiche di epoca romana, come i resti di antiche ville romane.
Sempre lo storico locale Galiero, in un libro del 1936, ritiene che il primo nucleo di Calvizzano si sia formato nei pressi di una deviazione dell’antica via Consolare Campana che arrivava alla città di Napoli.
A causa della sua collocazione nell’agro napoletano, il paese subì, in epoca altomedievale, il riflesso delle travagliate vicende del Ducato di Napoli. Divenne casale solo nel 1269. Fu feudo dei Caracciolo di Napoli per quasi tutto il Quattrocento.
Nel 1806, il duca Giuseppe Maria Pescara perse il feudo a seguito della riforma amministrativa antifeudale. l’Universitas Calvizzani, fu abolita per far spazio alla nascente amministrazione comunale. L’amministrazione Comunale di Calvizzano, guidata dal Sindaco Giacomo Pirozzi, sin dai primi mesi del proprio mandato, ha avviato un importante percorso per promuovere l’arte muraria e la street art in senso largo come uno fra gli strumenti di rigenerazione urbana ed inclusione sociale, puntando sulla sua capacita di coinvolgere i cittadini ed improntandola sulla tradizione partenopea e locale per favorirne la conoscenza. Le due direttrici su cui è stato veicolato il progetto di restyling delle pareti del paese e delle strade si sono basate: ln primis per favorire la conoscenza della tradizione e della cultura partenopea che ha contribuito a rendere celebre il Belpaese nel mondo: dalla musica al teatro, dai siti UNESCO alle bellezze paesaggistiche. ln secondo luogo per implementare la conoscenza anche di quelli che sono gli aspetti che caratterizzano la storia locale del paese di Calvizzano, dimostrando, che le due culture sono e possono essere intersecate tra loro. Nel centro storico del paese si è dato ampio spazio ad opere murarie inerenti la sirena Partenope, passando per la Pulcinella in un’ottica post moderna, seduto sul muro di cinta di Mergellina (Golfo di Napoli), arrivando a dare spazio e risalto anche a quegli artisti che hanno reso celebre nel mondo Napoli, tra questi in occasione del 70° anno dalla nascita, è stato dedicato un murale a Massimo Troisi. Un riconoscimento è stato conferito anche a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due magistrati che fecero la storia per la loro lotta contro la mafia e che persero la vita in due attentati a distanza di pochi mesi negli anni 90’. La riqualificazione urbana non si è fermata solo alla creazione di opere artistiche su pareti bensì si è allargata anche verso la realizzazione di panchine letterarie (aventi la forma di libro) dedicate al “Principe della Risata Antonio De Curtis”, in arte Toto, ad Eduardo De Filippo grandissimo artista partenopeo, a Pino Daniele, celebre cantante napoletano amato in tutta Italia, a Sergio Bruni, Enrico Caruso e Gigi D’Alessio. Sotto ognuna di esse c’è una loro frase. L’Ente per la realizzazione dei dipinti si è avvalso del supporto e della collaborazione di giovani artisti emergenti. Il progetto ha la finalità di portare a conoscenza di terzi che l’Urban culture (Street Art) attuata a Calvizzano, dimostra come le attività dei giovani non siano unicamente una valvola di sfogo, ma soprattutto evidenzia come i luoghi pubblici possano essere rivalutati, ripuliti e vissuti in maniera migliore, grazie al loro contributo. L’intenzione principale di questa operazione e riallacciare un rapporto tra cittadino e città, attraverso il mezzo dell’arte pubblica.