FÉNIS
Valle d’Aosta
Fénis è un Comune valdostano, situato a circa 15 Km da Aosta, il capoluogo regionale. Si trova alla destra orografica della Dora Baltea, nel versante cosiddetto dell’“Envers”. Il Paese (541m slm) sorge ai piedi del Monte San Giuliano ed è costruito in una zona leggermente rilevata, protetto alle spalle da un fitto bosco di castagni oltre il quale si apre la Valle di Clavalité, un pianoro dominato dalla piramide Tersiva (3513 m).
La valle prende il nome dal torrente Clavalité che dal ghiacciaio della punta Tersiva la percorre interamente. Si tratta di un territorio incontaminato e spettacolare, una delle aree più autentiche della regione. Già abitato in epoca romana per lo sfruttamento dei giacimenti di pirite, Fénis nel medioevo appartenne alla casata degli Challant, primi proprietari del castello più conosciuto e scenografico della Valle d’Aosta che, adagiato in una bella radura, fa bella mostra di sé con tutti gli elementi tipici dell’epoca medievale: mura merlate e torri di avvistamento.
Il maniero non è l’unica costruzione storica del territorio, sono presenti, infatti, anche alcune case forti decisamente degne di nota. Nei pressi del castello è possibile visitare il Museo dell’Artigianato Valdostano (M.A.V.), nel quale gli oggetti d’uso ormai scomparsi dalla vita quotidiana e vere e proprie sculture vengono esposti e condivisi dalla comunità che li ha creati. Fénis offre poi tantissimi sentieri per gli amanti del trekking e della mountain bike, è attraversato da una pista ciclabile che lo collega ai comuni limitrofi e dal percorso del Cammino Balteo. Sul territorio è ancora molto viva la vocazione agricola che varia dall’ambito zootecnico, all’orticoltura, alla viticoltura e alla presenza di frutteti. Fénis offre molteplici soluzioni per soggiornare e godere delle sue meraviglie. Sono presenti numerosi affittacamere, b&b, un’attrezzata area camper e l’Albergo Etico, gestito da una cooperativa che annovera nel suo staff anche persone con disabilità.
In collaborazione con la fondazione “La cascina del Castello”, l’Amministrazione Comunale di Fénis vorrebbe far nascere sul proprio territorio, nella zona adiacente al maniero medievale, una farm community destinata a persone adulte affette da autismo grave. Si tratta della prima iniziativa di “Durante e Dopo di Noi” per l’autismo in Valle d’Aosta.
L’idea è quella di offrire a queste persone, una volta terminato il percorso scolastico, un luogo dove svolgere attività significative e concrete come curare gli animali della stalla, lavorare l’orto, partecipare al processo di trasformazione del latte in formaggio.
La sera, poi, dopo una giornata di lavoro, i ragazzi sapranno di avere il loro appartamento che li aspetta: coloro che saranno rimasti senza sostegno familiare infatti potranno vivere nella fattoria, sempre seguiti dagli operatori, in un ambiente strutturato ed accogliente.
Non solo un contesto di lavoro, ma un vero e proprio ambiente di vita. Il progetto è di ristrutturare la cascina del maniero adibendola a zona abitativa e di laboratorio e edificarci a fianco una piccola stalla fornita di laboratorio caseario e fienile.
Un altro caseggiato, già esistente, diventerà punto vendita e sede di uffici. Gli spazi che verranno creati non saranno invasivi perché saranno inseriti in un contesto dall’alto valore storico e culturale, vicino al quale sono presenti altre abitazioni.
L’obiettivo è realizzare una struttura che rispetti le necessità degli ospiti autistici, con la salvaguardia e la valorizzazione della zona.
Trattandosi di un bene di proprietà regionale, l’amministrazione pubblica sta individuando le modalità più consone per concedere la struttura alla Fondazione, la quale la gestirà secondo modalità condivise con gli attori istituzionali, in particolare l’Assessorato Regionale alla sanità, salute e politiche sociali e il Comune di Fénis.
Il Comune di Fénis è parte attiva nel confronto istituzionale avviato ormai da anni e ha già fornito la sua disponibilità nel futuro prossimo per organizzare congiuntamente iniziative di conoscenza e sensibilizzazione sulla sindrome, individuare nuove possibilità di inserimenti socio-occupazionali e lavorativi con le aziende e gli esercenti del territorio, creare nuove sinergie commerciali per incrementare la sostenibilità e l’apertura verso l’esterno della farm community.
Si tratta di un progetto ambizioso ma sostenibile che consentirebbe di realizzare anche nella nostra regione un “Durante e Dopo di Noi”.