Mantova
Lombardia
Mantova si trova all’intersezione dei confini amministrativi di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna. Territorio non propriamente lombardo, né veneto né emiliano ma che incorpora caratteri delle tre regioni, senza identificarsi con nessuna di esse.
La città vanta oltre duemila anni di storia. Di origine Etrusca, ebbe un primo importante sviluppo in epoca comunale. I Gonzaga, dal XIV secolo, diedero un impulso culturale e artistico alla città di tale rilievo che Mantova, insieme alla città di Sabbioneta, è oggi riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Mantova rappresenta in modo esemplare la progettazione urbanistica del Rinascimento.
Durante i quattro secoli di regno, i signori di Mantova ospitarono a corte i più illustri architetti e artisti del tempo, quali Leon Battista Alberti, Pisanello, Andrea Mantegna, Giulio Romano, Rubens che contribuirono alla realizzazione delle bellezze artistiche della città. La città ha poi visto un grande sviluppo culturale durante il 700 per divenire, tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, oggetto di un’ampia opera di ridefinizione del centro urbano e di riformulazione di aree pubbliche e parchi urbani.
La città di Mantova diviene nel 2016 capitale italiana della cultura.
Immersa nella Riserva Naturale Valli del Mincio, Mantova è una città legata all’acqua, elemento dominante dell’intero territorio. Con l’intervento del Pitentino verso il 1198, Mantova assunse l’aspetto di città d’acqua che da secoli costituisce la peculiare connotazione della sua immagine urbana. Il Sistema dei Laghi di Mantova (tre bacini artificiali), del canale Rio, dei Ponti dei Mulini e di San Giorgio è stato dichiarato nel 2009 di interesse culturale particolarmente importante ai sensi del D. Lgs n. 42/2004. La “misura d’uomo” è tratto distintivo della città. La crescita demografica è relativamente stabile.
Il Comune di Mantova ha avviato, a partire dal 2018, la misura “NIDI COMUNALI GRATIS PER TUTTI”, con l’obiettivo di garantire a tutti un pezzo fondamentale del percorso educativo dei figli e un sostegno concreto ai redditi delle famiglie e all’occupazione femminile.
L’iniziativa è rivolta ai genitori dei bambini residenti nel Comune di Mantova e riguarda i 4 asili nido comunali Emy Kelder, Charlie Chaplin, Ernesto Soncini e Peter Pan.
L’Amministrazione di Mantova, prima in Italia a realizzare questo tipo di intervento, ha voluto introdurre nei criteri di formazione dei punteggi per le graduatorie anche l’indicatore Isee, permettendo così che nessuna famiglia a reddito basso risultasse in lista d’attesa.
Di fatto la misura economica integra in modo decisivo gli interventi economici già messi a disposizione a livello nazionale (Inps) e regionale.
Nello specifico, l’intervento completa quanto previsto dal Bonus Nidi Gratis Regione Lombardia, in base al reddito delle famiglie quantificato dal valore Isee:
• chi usufruisce di Nidi Gratis Regione Lombardia (in base all’Isee) non riceve alcuna fattura da pagare, poiché le partite economiche sono regolate direttamente tra enti (è il Comune di Mantova a sostenere la spesa con regione Lombardia);
• chi usufruisce di Nidi Gratis Comunali gode direttamente di tale misura;
• tutti coloro che non godono di tali misure o ne godono parzialmente, ricevono le fatture di pertinenza (di valore intero o scontato) che possono utilizzare per ottenere il Bonus Nidi statale nella misura che lo Stato determina.
L’insieme delle misure suddette fa sì che nessuna famiglia mantovana rimanga gravata dei costi per la frequenza dell’asilo nido dei suoi figli.
Il Comune prevede inoltre l’acquisto di un certo numero di posti tra gli asili nido privati, per abbattere le rette per la famiglie che si rivolgono ai privati non trovando posto nei servizi comunali.
L’asilo nido significa formazione di qualità, opportunità di socialità, conciliazione famiglia-lavoro. Per questo il Comune da anni offre il servizio Nidi gratis quale misura sociale importante. Questo genera un significativo risparmio annuale per le famiglie.