Narni
Umbria
Conosciuta principalmente come cittadina medievale, Narni può vantare in realtà una storia molto più antica. Lo storico romano Tito Livio menziona la presenza di un insediamento fortificato di popolazioni italiche – con ogni probabilità Osco-Umbri – nell’odierno sito della Rocca Albornoz, simbolo della città; e successive emersioni archeologiche risalenti all’Età del Ferro nelle zone limitrofe suffragano tale testimonianza.
Monumentali invece sono i resti dell’epoca romana, a partire dal famosissimo Ponte d’Augusto. Narnia (nome che avrebbe ispirato lo scrittore C. S. Lewis) fu municipio lungo la via Flaminia e in età imperiale diede i natali all’imperatore Marco Cocceio Nerva nell’anno 30 d. C. Fu libero comune nel 1143 – status che avrebbe mantenuto fino al XV secolo – e si dotò in questo periodo di grandi edifici civili e religiosi tuttora visibili, come il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei Priori, le Chiese di San Domenico e Sant’Agostino decorate con opere di artisti di chiara fama nazionale.
Nel 1371 gli Statuti comunali menzionano le celebrazioni in onore della Festa di San Giovenale, oggi rievocate in occasione della tradizionale Corsa all’Anello. Con la perdita dell’autonomia politica e il sacco da parte dei Lanzichenecchi nel 1571, Narni visse un periodo di minore importanza culturale ed economica.
Grazie all’avvento dell’industrializzazione e alla costruzione della prima centrale idroelettrica della zona ad opera dell’ingegnere narnese Aldobrando Netti, conobbe un periodo di ripresa ed espansione urbanistica: dopo la Seconda Guerra Mondiale l’inurbamento si sviluppò in particolar modo intorno alla stazione ferroviaria, dando vita alla popolosa frazione di Narni Scalo, dove sono sorte anche attività economiche e industriali della Conca Ternana. Narni offre ai visitatori un notevole patrimonio storico-artistico – architettonico e naturalistico.
Il Parco Rifugio “San Crispino” nasce dall’idea di unire sinergie economiche e strategie di sistema in un’ottica di economia circolare salvaguardando il benessere e la tutela degli animali di affezione affidati ai Sindaci dei comuni.
La struttura progettuale, fondata sul rispetto del benessere e della tutela degli animali di affezione, rivoluziona quella concepita per i canili convenzionali e consolida, nella provincia di Terni, il modello del canile “a parchetto” del Parco Rifugio ENPA di Collestrada a Perugia.
Vengono dunque progettati e realizzati ampi spazi per la vivibilità degli animali all’interno di recinti a loro destinati, con strutture inserite in un habitat naturale ricco di verde e piantumazioni naturali autoctone unite ad una gestione semplice che privilegia la relazione ed il contatto giornaliero con il personale che si preoccupa della loro cura e del loro mantenimento con costi relativamente bassi, nel pieno rispetto dei principi, su cui si basa l’azione amministrativa di economicità, efficienza, efficacia, pubblicità e trasparenza.
Il Parco diventa un luogo in cui si unisce il benessere fisico ed etologico dei cani con le con attività sociali in favore della cittadinanza, come il progetto del “Centro di Inclusione Sociale e Pel Therapy”.
Il cuore dell’opera sarà la riqualificazione del Podere San Crispino, una struttura rurale della prima metà del Novecento che verrà destinata ad ospitare servizi ad alta valenza sociale: un giardino sensoriale, un’area destinata ad ortoterapia e arto didattica, un centro di Pet therapy.
Il Podere lavorerà in sinergia con il Parco rifugio e offrirà servizi mirati a diverse fasce della popolazione (persone con disabilità, anziani, soggetti più vulnerabili), nell’ottica, tuttavia, di aprirsi alla totalità dei cittadini e offrire un’esperienza di socialità a contatto con la natura.
A garanzia dell’eco sostenibilità della struttura il Comune di Narni metterà a sistema la collaborazione con l’Enea per la trasformazione delle deiezioni animali attraverso un processo di bioconversione, con larve anaerobiche in grado di alimentarsi e consumare sostanze organiche restituendo un residuo di biomassa ridotto in volume e utilizzabile come ammendante.
Gli istituti tecnici chimici sono stati invitati a partecipare alle sperimentazioni dell’Enea. Ecco che un canile diventa un Parco rifugio e sboccia con una moltitudine di idee e progetti in una realtà a portata di mano.