Succivo
Campania
Il complesso di Teverolaccio è un casale fortificato molto ben conservato, fondato probabilmente in età aragonese e passato attraverso vari proprietari tra cui i Palumbo, i Pisano, i Di Nardo, i Seripando, i Filomarino e i Pignatelli di Tricase. Nel 1983, il complesso è stato acquistato dal Comune di Succivo per essere utilizzato per attività culturali e sociali.
La torre quadrata, che mostra i caratteri tipici delle costruzioni militari di età aragonese, è la parte più antica del casale, e mostra ancora i segni delle corde utilizzate per arrampicarsi al suo interno. Il lungo edificio contiguo alla torre, che ancora conserva le mensole originarie rinascimentali, fu costruito sotto il baronato del Palumbo e poi sopraelevato probabilmente a metà del ‘700.
L’altro edificio palaziale, costruito tra il 1653 e il 1666, chiude la corte interna, in parte ad archi. Tutto il casale è racchiuso da una cinta muraria aperta da tre porte di cui due monumentali, e da un piccolo fossato. Il complesso è situato in una zona prettamente agricola, lontana dal centro abitato. L’accesso è garantito da tre strade urbane, Via Murelle, Via Trivio del Castagno e Via XXIV Maggio.
L’intero immobile è però sottoposto a vincolo diretto ai sensi del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici 1089//39 dal 1993. I terreni circostanti al Casale sono sottoposti a vincolo indiretto dal 2006 (D.Lgs.42/2004) dal Ministero per i BBCC al fine di preservare il contesto paesaggistico in cui il Casale è nato e si è sviluppato nei secoli. Il complesso di Teverolaccio, all’interno di questo sistema territoriale complesso, diviene elemento complementare al tessuto ed alla realtà urbana da tutelare e riqualificare, poiché oltre alla sua importanza di bene tutelato per i suoi connotati storici e architettonici, riunisce in sé i valori propri del territorio.
Il Casale di Teverolaccio è stato interessato da due interventi di recupero e consolidamento nel 2001 e 2005, che hanno avviato il processo di rigenerazione per un importo di circa 2 milioni.
Nel 2019 è stato avviato un ulteriore intervento di circa 800 mila euro per completare la riqualificazione e garantire la piena fruibilità del Casale.
L’intervento ha riguardato il recupero del primo piano che si trovava in uno stato di abbandono e privo di pavimentazione, intonaci, impianti e infissi.
Si è provveduto a restaurare la bellissima Torre e a rifare completamente gli intonaci e la tinteggiatura delle facciate.
Lo scopo dell’intervento è stato quello di recuperare nuovi spazi per gli ETS e potenziare l’impatto sociale delle iniziative esistenti.
Attualmente il Casale ospita il progetto Teverolaccio Rural Hub guidato da Slow Food Campania, in partenariato con gli ETS locali, e finanziato da Fondazione con il Sud per circa 800 mila euro articolato su 3 assi: imprenditoria sociale connessa all’agricoltura e all’artigianato con uno spazio attrezzato per vetrine commerciali e fieristiche, coworking e formazione; comunità locale con attività per il tempo libero qualificato quali rassegne, concerti e festival di artisti di strada; persone in fragilità sociale, migranti e diversamente abili a cui vengono dedicati percorsi di inserimento lavorativo. Il Comune con un bando ha affidato nel 2022 la gestione di un’attività ristorativa nei locali del Casale alla Coop. La Forza del Silenzio, punto di riferimento nell’offerta di servizi alle persone affette da disturbo dello spettro autistico.
Attraverso la ristorazione, con percorsi culinari di eccellenza guidati da chef di rilievo, si mira a valorizzare le eccellenze del territorio e a creare un luogo inclusivo per le famiglie con bambini autistici. L’attività di inclusione è portata avanti anche dall’associazione Casa della Vita attiva da circa 30 anni per offrire attività quali corsi di teatro, laboratori di ceramica, balli di gruppo e attività sportive per persone con problemi motori e psichici. Attraverso gli interventi di recupero architettonico e di riqualificazione urbanistica, messi in campo dall’Amministrazione Comunale, il Casale è oggi un HUB Sociale e Culturale: un luogo che offre nuove opportunità di sviluppo economico e di integrazione sociale, accrescendo nel contempo il senso di appartenenza ad uno dei territori culturalmente più ricchi della Campania, ma siti in una delle zone più difficili.