Bagnoregio
Benvenuti in un luogo capace di custodire l’anima più vera dell’Italia. Bagnoregio, con la sua preziosa Civita, è uno di quei posti che bisogna visitare almeno una volta nella vita. Su questo, negli ultimi anni, si sono trovati d’accordo giornalisti delle principali testate nazionali e internazionali (tra cui New York Times e The Telegraph), blogger di livello e cultori della meraviglia di ogni ordine e grado: da stilisti a registi, passando per attori, filosofi, scrittori e tanto altro.
La provincia italiana vive ogni giorno tra queste vie e palazzi antichi. Il relax, il tempo che scorre lento e la vitalità sapiente dei gesti danno la sensazione di trovarsi in un tempo antico. A fare da cornice a tutto una straordinaria bellezza. L’amministrazione, guidata dal sindaco Francesco Bigiotti, ha sviluppato un lavoro strategico di promozione del territorio. Mettendo al centro la comunicazione, la capacità di fare rete e lo sviluppo di idee e prospettive funzionali alla definizione di un borgo turistico. Determinante la consapevolezza e la messa a frutto delle diverse potenzialità di interesse che la storia e il paesaggio del luogo offrono.
Visitare Bagnoregio è una delle esperienze più entusiasmanti che è possibile fare nella Tuscia. L’unicità di Civita, nota come “la città che muore”, rende questo piccolo comune una meta ambita dal turismo nazionale e internazionale. La crescita dei flussi turistici degli ultimi anni è stata impressionante: in meno di un quinquennio si è passati da 40mila visitatori all’anno a 850mila. Tutti, oggi nel mondo – dalla Cina al Brasile, passando per Stati Uniti, Nord Europa e Russia –, vengono qui per vedere da vicino una bellezza antica, che sfida il tempo e l’erosione dello sperone di tufo e argilla su cui è posizionata.
Tutt’intorno la Valle dei Calanchi, spettacolo meraviglioso, figlio del vento e della pioggia. Tesoro raro, candidato a divenire Patrimonio Unesco. Siamo nella terra di San Bonaventura, padre della Chiesa e figura centrale nel Medioevo. Lo sviluppo turistico ha funzionato da stimolo alla nascita di ristoranti e locali, che hanno saputo unire la tradizione e lo stile unico del luogo alle linee minimali e trendy di oggi.
Così ha trovato spazio di crescita un volto moderno e dinamico di Bagnoregio, capace di accogliere al meglio i turisti. Tra le linee guida di questo sviluppo l’attenzione per i temi del sociale e alle disabilità. Per dare un esempio: il lungo ponte di 600 metri, che collega Civita alla “terra ferma”, rappresenta un’imponente barriera architettonica abbattuta grazie a un servizio di trasporto appositamente studiato per le specificità del luogo. Da non sottovalutare i sapori. Il Cinema sta giocando un ruolo importante nella promozione. ‘Il racconto dei racconti’ di Garrone, ‘Matrimonio Italiano’ di Genovesi, ‘Questione di Karma’ di Falconi sono gli ultimi film che hanno scelto Bagnoregio come ambientazione.
Anche importanti marchi hanno legato i propri prodotti all’immagine di Civita. Tra i tanti: Brunello Cucinelli, Santa Rosa e Tim. Mentre il colosso della prenotazione online di soggiorni ed esperienze turistiche Airbnb ha scelto Civita per lanciare il suo progetto sui borghi d’Italia. Così è nata la prima ‘Casa d’Artista’.
Una collaborazione pubblico-privato (Airbnb-Comune di Bagnoregio) che ha visto l’importante azienda investire nella riqualificazione artistica di Casa Greco, di proprietà comunale. Oggi la struttura ricettiva, nel cuore del borgo di Civita, è gestita dal Comune stesso. E trascorrere qualche giorno al suo interno è davvero un’esperienza unica.
(Foto Luigi Menta)