Bolano
I primi abitanti del territorio bolanese sono stati i Liguri-Apuani come attestano alcuni reperti archeologici rinvenuti nel territorio. L’area bolanese, venne strappata ai bellicosi Liguri delle legioni romane del Console Claudio Marcello a metà del II secolo a.C. e affidata, a veterani dell’esercito tra cui Vetius Bolanus da cui, secondo ipotesi attendibili, il paese trarrebbe il nome. A partire da quel momento nella piana di Ceparana fu insediata una Statio, con servizi di ricovero e assistenza. L’età feudale vide il territorio bolanese conteso aspramente tra i Vescovi Conti di Luni e i Marchesi Malaspina, che governarono il territorio dal XIII fino alla metà del XVI secolo quando la comunità di Bolano chiese di essere aggregata alla Repubblica di Genova della quale Bolano fu una importante podesteria. Nel periodo vescovile i bolanesi si costituirono, nel 1204, in Comune con propri Statuti.
Il territorio del Comune di Bolano è disposto come un ampio balcone declinante sulla congiunzione dei fiumi Vara e Magra. Uno sguardo d’insieme rivela un paesaggio collinare dolce e verde, segnato dalle coltivazioni terrazzate di vite ed olivo, quindi da ampie distese di boschi, soprattutto di castagno. Il territorio comunale, avente una superficie di 14,57 kmq, può dividersi in tre centri abitati, il capoluogo del comune Bolano, l’insediamento che meglio ha conservato la sua importanza medioevale, mantenendo l’antico impianto di centro fortificato, disposto a forma di triangolo presenta negli angoli le antiche porte di accesso al borgo: la porta Castello, la porta Stazon e la porta Chilosi. Nella sommità del nucleo storico sono ancora oggi visibili i resti dell’antico castello. i tre insediamenti di Cima, di Mezzo e di Fondo formanti la frazione di Montebello e l’insediamento di Ceparana, il più popoloso ed esteso del comune. Ceparana è il punto di partenza dell’antica Alta Via dei Monti Liguri, un itinerario escursionistico-naturalistico lungo 440 km che si sviluppa sullo spartiacque delimitante il versante costiero ligure raggiungendo Ventimiglia. Parte del territorio fa parte del Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra.
Il comune considera la persona disabile come portatore di abilità e di competenze e si è proposto l’obiettivo in questi anni di dare risposte utili a garantire l’autonomia promuovendo una diversa cultura facendo assumere a persone diversamente abili un ruolo attivo, costruttivo e creativo in un contesto reale di lavoro, rappresentando il raggiungimento di un importante traguardo per la promozione dell’integrazione lavorativa. In collaborazione con i comuni dell’ambito, il terzo settore e le associazioni del territorio ha promosso interventi rivolti alla disabilità. In particolare ha creduto nelle attività del Centro Socioeducativo Riabilitativo “Il Nuovo Volo” volte a valorizzare il disabile in materia di lavoro con i “laboratori” : “Libreria dei Sogni” e “Bottega dei Sogni” finalizzati all’acquisizione di un ruolo, dell’autostima, della consapevolezza rispetto alle proprie competenze e potenzialità ma anche dei propri limiti, sia in ambito lavorativo sia in ambito sociale; percezione del proprio status di “lavoratore” in un contesto socialmente riconosciuto e ad alto valore culturale; miglioramento delle proprie potenzialità fisiche e della propria tenuta mentale sia e per la vita quotidiana con il progetto “Abitare la Disabilità” progetto pilota per la realizzazione di una “casa” a misura di handicap punto centrale del progetto di vita adulta di ogni persona.