Cerreto di Spoleto
Risalendo la Valnerina si è attratti dal verde intenso dei boschi, dalla limpidezza delle acque che scorrono nel fondovalle e dai borghi e torri abbarbicati nelle scoscese pendenze delle montagne circostanti. Cerreto di Spoleto è uno di questi castelli di origine medievale, sorto su un insediamento preesistente sul colle di S. Sebastiano, in amena località a 600 mt. di quota ed in posizione panoramica, a dominio della confluenza delle strette valli del Nera e del Vigi, che lo circondano da due lati, donandogli una continua aria salubre. Il paese è stato fondato nell’800 dai Franchi scesi al seguito di Carlo Magno, per contrastare il potere che aveva allora il potente gastaldato longobardo di Ponte. A partire dal XII secolo la sua storia ci parla di un libero Comune sotto la protezione della Chiesa, sfruttando la sua posizione strategica di confine tra i Comuni di Spoleto, Cascia e Norcia ed il Ducato di Camerino. Tra le vestigia medievali sono ancora visibili alcuni tratti della cerchia muraria, la rocca, la torre civica ed alcune porte di accesso al castello, mentre il tessuto edilizio è arricchito da numerosi palazzetti e chiese rinascimentali, oltre che dalla piazza e dagli insediamenti monastici di S. Nicola e S. Giacomo, rispettivamente degli agostiniani e delle benedettine. Gli abitanti del luogo furono in passato per lungo tempo questuanti, girovaghi, mercanti di spezie e venditori di pozioni e di medicamenti miracolosi, che dalla loro terra di origine vennero detti “cerretani” o “ciarlatani”, termine inserito anche nel vocabolario della lingua italiana.Personaggio illustre nativo di Cerreto fu Gioviano Pontano (1429-1503) poeta ed umanista vissuto a Napoli presso la corte aragonese, che ricordò nelle sue opere il nobile castello lambito dal Nera. L’attuale territorio comunale comprende le frazioni: Borgo Cerreto con la chiesa francescana di S. Lorenzo del sec. XIII ed il museo delle Mummie, Bugiano con la chiesa di S. Giovanni Battista del sec. XIV, Collesoglio con la chiesa ed il convento francescano di S. Maria di Costantinopoli del sec. XVI, Macchia, Nortosce con la chiesa di S. Pietro del sec. XVI, Rocchetta con i resti della fortezza e le chiese di S. Nicola, S. Giacomo e Madonna del Verde, Triponzo con i resti della rocca, la chiesa di S. Caterina del sec. XVI e le Terme di acqua sulfurea conosciute già in epoca romana, Ponte con resti di fortificazione e la Pieve di S. Maria del sec. XII, oltre all’eremo della Madonna della Stella inserito a mò di alveare scavato nella roccia, recentemente consolidato e restaurato.
Tra le manifestazioni identitarie della popolazione sono da segnalare: il Presepe vivente, i canti delle Pasquarelle, le sagre del Ciarlatano e dei prodotti tipici, rievocazioni di cultura contadina, eventi dedicati al Pontano, processioni e feste religiose nei paesi e nei santuari locali.
Cerreto di Spoleto è stato frequentemente interessato da terremoti fortemente distruttivi con danneggiamenti al patrimonio edilizio a partire da scuole, infrastrutture ed edifici pubblici. Mediante un processo capillare accurato di ricostruzione sono stati ripristinati, con miglioramento sismico, gran parte degli edifici nonché l’antica cinta muraria; un esempio è rappresentato dalla Torre di Triponzo in cui è stato adottato un modello innovativo di recupero. In seguito agli ultimi eventi sismici sono stati messi in sicurezza alcuni edifici considerati identitari della cultura locale come ad esempio la Chiesa della Madonna di Costantinopoli con l’intervento qualificato dei Vigili del Fuoco che hanno operato con celerità e competenza.