Leverano
“È fertile questo Feudo di Vittovaglie Vini, Ogli, Zaffranj, e frutta, mà quelch’è di meraviglia fa di tante Giggiole, da’ Latini dette Jujube, e Ziziphe frutti eccellentissimi, e tanto abbondanti in questo luogo, che se ne mandano non solo per il Regno, Italia, e Levante, mà per tutta l’Europa”. Così Girolamo Marciano, il grande geografo della Terra d’Otranto (il Salento) vissuto nel 1600, descrive la Terra di Leverano, come luogo di produzioni d’eccellenza, capaci, fin da quel tempo, di farne conoscere la fama in tutta Europa.
E’ difficile in effetti parlare di Leverano, perché il suo sapore è ricco e complesso come quello dei suoi vini, lo stupore dei sensi che supera la parola, che chiede d’andarci e di ritornarci, per capire meglio ed ancora. Tante le sfumature nate da geografia, storia e rapporti umani, ognuna cullata ed amata, anche quando sono reminiscenza di tempi ardui – Leverano sorge nel cuore della Terra d’Arneo, terra selvaggia per antonomasia, inizialmente coperta da foreste e paludi ed oggetto di incursioni e scorrerie da terra e da mare.
Non c’era altro modo, per sopravvivere, che non quello di essere uniti e condividere lavoro, difese, conoscenze ed aiuto reciproco, necessità che ha portato alla nascita di una Comunità tra le più coese, in rapporto costante con il suo territorio – forse è questo il vero segreto dei suoi prodotti.
Oggi arrivare a Leverano significa dapprima attraversare oliveti e vigneti, belli in tutte le stagioni, quel tanto discosti dal mare – posto a soli 10 km di distanza – da garantire insieme pace e mitezza del clima. Una via diritta, che dal mare arriva fin al centro storico, ricco di chiese e palazzi del ‘600, in cui spicca, al centro, la Torre Federiciana del 1200, che più volte nella storia del paese accolse gli abitanti proteggendoli dagli invasori, riconosciuta come Monumento Nazionale sin dal 1870.
Dalla condivisione di gioie e fatiche è nata una cultura popolare unica: Leverano è ancora il luogo in cui ci si ritrova, il cibo, il vino ed i sapori sono il sigillo della sua storia, un luogo aperto ed ospitale, grazie alle tante strutture ricettive del suo Centro Storico. Numerosi i riconoscimenti ed i premi assegnati ai prodotti di questa Terra, tra i tanti citiamo quelli vinti dai suoi vini, come quelli della Cantina Cooperativa Vecchia Torre, primi in competizioni internazionali, straordinaria la qualità dei suoi fiori, scambiati nel locale Mercato dei Fiori ed il profumo del suo olio, di olive Cellina ed Ogliarola, prodotto nell’Oleificio Cooperativo, come anche il sapore dei suoi prodotti ortofrutticoli unici, come quelli della Cooperativa San Rocco, esportati in tutta Italia.
Ma se questi sono i fiori all’occhiello, vero è che l’eccellenza, a Leverano, è un fatto quotidiano – così originano le tante manifestazioni di grande successo organizzate in paese, come il “Novello in Festa”, dei primi di novembre, che celebra il vino nuovo, “Note Fiorite” all’inizio dell’estate, appuntamento in cui i fiori divengono arte e poesia, senza dimenticare le diverse feste religiose, prima tra tutte quella patronale di San Rocco, a metà d’agosto. Ed ancora nel dicembre 2017, per la prima volta, ha avuto luogo un evento dedicato interamente all’olio, “L’Oro della Terra – i giorni dell’olio e dell’olivo”, tre giorni dedicati ad un’incursione gustativa nel legante d’ogni ricetta tradizionale, insostituibile connessione di quel caleidoscopio d’aromi e sapori che è la Terra di Leverano. Occasioni in cui ritrovarsi, nell’abbraccio spontaneo di una operosa comunità, là, dove le strade s’incontrano nel mezzo tra storia e natura.