Montegrotto Terme
Le fonti d’acqua calda e le esalazioni sulfuree che scaturivano in modo naturale e potente dalle viscere della nostra terra offrivano un paesaggio unico e spettacolare agli uomini dell’età del ferro che, pur non riuscendo a spiegarne il fenomeno, già beneficiavano degli effetti terapeutici. Se nella preistoria i vapori sprigionati dal sottosuolo facevano pensare a dèi sotterranei, e Greci e Romani avevano consacrato l’area euganea a zona termale e religiosa in onore di Aponus, dio delle acque, i popoli che risiedevano nell’attuale Montegrotto (Mons Aegrotorum – monte dei malati) , abbandonati gli dèi, hanno iniziato ad utilizzare industrialmente quel bene sorgivo per fini sociali di cura e benessere. Per quanto la natura riesca a celare ancora qualche piccolo segreto sulle proprietà curative dell’acqua e del fango termale euganeo, la scienza medica ha dimostrato che un ciclo di cure a base di fango termale previene e cura le malattie reumatiche e molte patologie a carico dell’apparato osseo.
Oggi, dopo 3000 anni, il comprensorio euganeo rappresenta ancora l’eccellenza fango-terapeutica italiana ed europea. La città di Montegrotto Terme, punto focale dell’attività termale, è inoltre perfettamente integrata anche nel Parco Naturale dei Colli Euganei, definiti dal poeta inglese Shelley come isole fiorite nel mare della pianura veneta. In questa terra si respira insieme natura e cultura: le amenità dei luoghi tanto care a Petrarca e a Foscolo, le sorgenti curative termali, le “isole fiorite euganee” conciliano da sempre il dovere di sopravvivere col gusto di vivere. Nei commenti dei numerosi turisti che visitano il nostro territorio prevale il concetto di “trovarsi a casa”. Ed è proprio per rafforzare il concetto di “casa” come archetipo di “star bene – trovarsi a proprio agio” che l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Università di Padova e il comprensorio euganeo, ha dato vita ad un ambizioso progetto di riutilizzo delle acque termali per la sostenibilità energetica pubblica e privata.
Nello specifico la finalità del progetto è di definire e realizzare un sistema che consenta, in vari modi e con diverse tecnologie, di sfruttare l’energia geotermica del bacino termale per il sostentamento termico di edifici di tipo abitativo o di altro genere, per l’utilizzo in campo agricolo e per la generazione di energia elettrica “pulita”. Il piano prevede nella fase iniziale la realizzazione del teleriscaldamento della sede comunale e la successiva estensione del modello agli altri edifici pubblici e privati della città.
E’ prevista, inoltre, la mappatura dei gradienti geotermici di tutto il territorio comunale che diventerà propedeutica, dove l’utilizzo dell’acqua termale di risulta non sarà possibile o economicamente vantaggioso, alla realizzazione di impianti di geotermia tradizionale.
La specificità geotermica dell’area euganea (con temperatura del sottosuolo ben superiore alla media nazionale), permetterà un impiego estremamente conveniente di tale opzione.
A valle del processo di utilizzo energetico delle acque reflue in reti di teleriscaldamento, il piano prevede la realizzazione di sistemi di produzione di bio-alghe. Il completamento del progetto, oltre all’autonomia energetica e alla diminuzione dell’utilizzo di combustibili fossili, in linea con le direttive del Protocollo di Kyoto, porterà la città di Montegrotto Terme ad ottimizzare la qualità dell’aria per i residenti e per gli ospiti che vi soggiorneranno. Questo modello potrà essere utilizzato senza ulteriori oneri nelle altre 14 municipalità del bacino Euganeo. (Testo e immagini di “Archivio Consorzio Terme Euganee”)