Monteleone d’Orvieto
Monteleone d’Orvieto è un borgo medievale immerso nelle colline umbre al confine con la Toscana, estremo bastione difensivo dei territori di Orvieto verso nord e a ridosso di Città della Pieve. Le prime menzioni sono del 1052 con lo storico del 500 Cipriano Manente, secondo cui il castello venne fondato da Orvieto a guardia dei suoi confini settentrionali. Visitando il borgo si ha l’impressione che il tempo si sia fermato: entrando dalla Porta Nord, ingresso principale e una delle testimonianze più antiche del paese, ci si trova nel centro storico che mostra ancora la sua veste medievale con resti di mura fortificate, ruderi e camminamenti. Il rosso dei mattoni artigianali tipici delle mura è il colore predominante. Il centro storico si sviluppa in lunghezza e termina con una terrazza panoramica con una visuale di 200° sulla Valdichiana, paesaggio che ricorda quelli dei dipinti del Perugino. Lungo questo percorso si può visitare la Chiesa dei S.S. Apostoli Pietro e Paolo, con un dipinto della scuola del Perugino Pietro Vannucci.
Altro monumento di spicco è il Teatro dei Rustici, uno dei più piccoli d’Italia e d’Europa; fulcro della vita del Castello, sede del palazzo dell’Amministrazione e dal 1738 divenuto teatro; ancora oggi sede della stagione teatrale, di matrimoni civili, conferenze e assemblee. Monteleone d’Orvieto ha conservato la sua essenza grazie anche alla bellezza e alla tranquillità della natura che lo circonda: giardini, sentieri, boschi, fontanili, fiumi, un’oasi naturalistica in cui vivere la sua stagionalità. Molte le personalità famose nate e vissute qui, a cui sono state dedicate piazze e musei: Attilio Parelli, direttore d’orchestra famoso per sigle di apertura di programmi Rai (come il segnale d’apertura della sede Rai di Torino, con suono d’arpa e di campane che sembra ispirato a quelle del paese natale, ancora eseguito su Rai Radio Due alle 7). Monteleone lo ricorda con il Centro Documentazione di Arte Musicale, insieme alla forte tradizione musicale del paese, con la presenza della Banda Musicale Santa Cecilia che nel 2018 compirà 170 anni.
Interessante anche il Museo Parrocchiale nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova, dove sono conservati antichi suppellettili liturgici provenienti dalle chiese del territorio parrocchiale. Altro personaggio fu Pietro Bilancini, critico letterario, educatore e poeta, a cui è dedicata la piazza centrale dove si affaccia la Torre dell’Orologio.
L’importanza delle tradizioni si vive anche negli eventi culturali-enogastronomici portati avanti dalla Proloco, una delle più “vecchie d’Italia”: il Presepio Vivente, suggestiva rappresentazione della Natività nel periodo natalizio; il Corteo Storico organizzato durante la Rimpatriata di agosto, alla 37a edizione, rappresentante la sfida fra le due famiglie che si alternarono nella conquista del castello. Importanti anche le manifestazioni legate al cibo: Sagra degli Gnocchi (Santa Maria di Monteleone a giugno), tipico piatto della domenica monteleonese, Sagra degli Umbrichelli, altro piatto della tradizione, ad agosto, Festa di San Lorenzo, con la pizza cotta su forno a legna.
Piatti della tradizione culinaria e contadina del paese, con prodotti a km zero delle campagne circostanti come olio e vino, colture cardine dell’enogastronomia monteleonese. Monteleone è anche il “paese dei mulini”, con diversi mulini che producono un ottimo olio extra vergine di oliva dagli ulivi delle nostre campagne, riconosciuto come marchio DOP, Olio 100% Italiano, Olio Bio. Piante rappresentative: ulivo, zafferano, vite e pera di Monteleone, tutte autoctone.