Montevarchi
Montevarchi è la città più importante del Valdarno Superiore (circa 25.000 abitanti) la più industrializzata del territorio. Qui hanno sede aziende come Prada e una ricca rete di piccole e medie imprese. Nata nell’anno 1000 come mercatale, crocevia del commercio, nel corso del medioevo ha sviluppato un suo caratteristico centro storico a forma ovale che lo rende particolare e affascinante. E’ terra di artisti famosi come lo scultore Francesco Mochi, il pittore del ‘600 Giovanni Martinelli, letterati come Isidoro del Lungo. Nel corso del ‘900 è stato uno dei principali centri di produzione di cappelli. Una tradizione, la moda, che continua ancora oggi. Nel corso degli ultimi 5 anni le amministrazioni comunali hanno investito nel recupero di edifici e spazi pubblici del centro storico grazie al PIUSS (Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile), con un investimento di circa 16 milioni di euro. Un piano per ristrutturare piazze, strade, ambienti come il Palazzo del Podestà (l’edificio storico più importante), il Museo Paleontologico, il Complesso della Ginestra, e far nascere nuove esperienze come l’Urban Center (front office dei principali servizi comunali). Negli ultimi decenni si è assistito a un progressivo allontanamento residenziale del centro storico di cittadini verso altre zone del comune e ad un limitato recupero di edifici privati oggi abitati principalmente da cittadini stranieri. Montevarchi ha una percentuale di circa il 15% di cittadini stranieri residenti (comunitari ed extracomunitari) anche per le possibilità di lavoro che ha offerto per molti anni.
Insieme al recupero degli spazi pubblici, l’attuale Amministrazione Comunale ha deciso di effettuare una campagna di comunicazione, iniziata nel novembre 2016, per contrastare alcune forme di degrado invitando i cittadini al rispetto di semplici comportamenti per la cura del bene comune stimolando il senso di appartenenza alla comunità. Nasce così “#iosonomontevarchi – rispetto le regole, rispetto la mia città”, dove si richiamano 8 diversi comportamenti: non giocare a pallone su strade/ piazze, non imbrattare muri/spazi pubblici, rimuovere le deiezioni dei cani, non tendere panni alle finestre, non abbandonare rifiuti ingombranti, fare la raccolta differenziata, pulire i muri privati vicino ai marciapiedi, depositare i rifiuti negli specifici cassonetti.
Per ciascun comportamento sono stati realizzati: brevi video (durata circa 30”) riprodotti come singoli spot sulle tv e sui quotidiani web del territorio; cartoline da diffondere anche a tutte le scuole della città; poster 6×3, spot radiofonici. Ogni video riporta la frase coniata per spingere i cittadini al rispetto del singolo comportamento, riportata poi in tutto il materiale grafico. E’ stato realizzato un depliant in 11.000 copie che illustra tutti i comportamenti, inviato ai capi famiglia di Montevarchi. Una forte azione è stata promossa attraverso i social media. Nella campagna sono stati coinvolti bambini, giovani, casalinghe, proprietari di animali, persone anziane, cittadini stranieri, commercianti, per far sentire tutti partecipi della vita della comunità. A Montevarchi vivono cittadini di 70 etnie diverse; il depliant è stato realizzato in italiano, francese, inglese, spagnolo, cinese le lingue più rappresentative e conosciute. Un passo per spingere i cittadini a una maggiore presa di coscienza del rispetto reciproco e per la riscoperta del decoro e del bello. Solo unendo investimenti in ristrutturazione e manutenzione degli ambienti, e rispetto di semplici regole di vita per il bene comune, si riesce ad aumentare il senso di appartenenza a una comunità.