Norcia
Anticamente chiamata Nursia (da Northia divinità propiziatrice di fortuna, venerata dagli etruschi) Norcia è situata nel cuore della Valnerina, al centro di un’area ricca di testimonianze archeologiche che confermano la presenza dell’uomo fin dal paleolitico medio. E’ il comune più grande all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Tra i figli illustri della città si ricordano il generale repubblicano romano, Sertorio; Vespasia Polla, madre dell’ imperatore Vespasiano e i Santi Gemelli Benedetto e Scolastica. San Benedetto, proclamato patrono principale d’Europa nel 1964, portò insieme ai monaci il progetto cristiano a tutte le popolazioni sparse dal Mediterraneo alla Scandinavia.
La città di Norcia è strettamente legata alla gastronomia ed in particolare alle ‘norcineria’ termine con il quale si identifica la secolare arte della lavorazione della carne di maiale di cui il Norcino è maestro. Prosciutti, salami, salsicce sono alcuni tra i prodotti di eccellenza prodotti e stagionati in un territorio, quello nursino, unico per ambiente e clima. Dal territorio di Norcia nasce anche il tartufo nero pregiato, l’oro nero di una terra molto generosa che ha dimostrato quanto può dare e quanto, in pochi attimi, può riprendersi. Oltre a questo si aggiungono le coltivazioni di cereali e legumi in particolare la lenticchia di Castelluccio, unica per il suo aspetto policromo e per le sue dimensioni piuttosto ridotte.
La tradizione è strettamente legata al tessuto sociale nursino, ad essa sono legati alcuni tra i principali avvenimenti che cadenzano la vita della città durante l’anno.
Tra queste ricordiamo ‘Nero Norcia’, la mostra mercato del tartufo nero pregiato e dei prodotti tipici e di eccellenza, che si svolge nell’arco di tre week end a partire dall’ultimo del mese di febbraio e le Celebrazioni Benedettine. Sin dal 24 agosto 2016, primo di una serie di violenti eventi sismici che avrebbero interessato Norcia, l’Amministrazione comunale ha lavorato senza sosta per ripristinare la normalità.
Il 30 ottobre 2016 poi cambia tutto e il crollo della Basilica di San Benedetto diventa esempio sia di distruzione che di speranza per poter ripartire perché qualcosa, come la facciata, è rimasto miracolosamente in piedi. «La forza per affrontare l’emergenza era sapere che nonostante la distruzione c’eravamo tutti e stavamo tutti bene. Il nostro tessuto urbano ha retto e con un po’ di fortuna ci ha salvato la vita, grazie alla ricostruzione post sisma 1979 e poi 1997 fatta con cura e dedizione e con la capacità di resilienza che contraddistingue da sempre la Comunità.
Abbiamo deciso di ripartire da scuola e lavoro. L’obiettivo della Comunità è quello di guardare alla ricostruzione come mezzo per proiettarci tra le realtà di punta dell’Italia dei prossimi anni.
Il senso di responsabilità e la consapevolezza di fare di Norcia il “luogo più sicuro del mondo”, unico, attraente e accogliente, recuperando non solo le case ma ponendo grande attenzione ad una vera ricostruzione della Comunità, sono le linee guida dell’azione amministrativa.
Molti sono i progetti finalizzati al raggiungimento di questo ambizioso obiettivo. Tante le sfide che ci troviamo ad affrontare. Potremo vincerle solo se avremo il coraggio di tradurre quanto accaduto in nuove opportunità.
Questo nostro sogno può diventare realtà, se sapremo conservare nel nostro cuore l’incredibile calore della solidarietà che dall’ Umbria, dall’ Italia e dal Mondo ha raggiunto la nostra terra.»