Polignano a Mare
A picco sul mare, sorge maestosa Polignano a Mare, la “perla” dell’Adriatico, situata a sud di Bari dalla quale dista poco più di 30 km. Le più remote tracce di insediamento umano risalgono all’era glaciale anche se nel Neolitico affiorano segni più evidenti della presenza dell’uomo. Se le origini presentano ancora degli interrogativi, a partire dal III secolo a.C. Polignano, entrata nella dominazione romana, si presentava come centro attivo lungo il ramo costiero della via Traiana, che collegava Roma a Brindisi, punto d’imbarco verso l’Oriente. Sede di diocesi dal IX al XVIII secolo, fu poi sottoposta ai dominatori che si sono alternati nel Mezzogiorno d’Italia.
Polignano a Mare è appollaiata sulla scogliera che raggiunge 24 metri di altezza, inframmezzata da calette e splendide grotte marine, tra cui spicca la Grotta Palazzese, che ospita uno dei ristoranti più noti al mondo. Giungendo da Bari, dopo il lungomare Domenico Modugno dominato dalla statua dell’autore di “Nel blu dipinto di blu”, che nacque proprio qui, si arriva sul ponte che sormonta la lama Monachile, antico porto veneziano, oggi scenario da cartolina. L’arco marchesale introduce al borgo antico con la piazza Vittorio Emanuele II (già dell’Orologio) su cui sorge l’ex cattedrale di Santa Maria Assunta, noto esempio di stile romanico-pugliese. Da qui partono le viuzze che, attraverso le case bianche un tempo abitate dai pescatori, conducono alle “logge” sul mare, salotti a cielo aperto brulicanti di visitatori. A sud dell’abitato vi è il Museo di arte contemporanea dedicato a Pino Pascali, nato a Bari da famiglia polignanese mentre, fuori porta, sono da visitare la zona archeologica di Santa Barbara (a sud) e il villaggio di San Vito (a nord), incorniciato dalla caletta di pescatori, con l’omonima abbazia. L’economia locale, un tempo basata sull’agricoltura sia nella fase della produzione che nella commercializzazione (il cetriolo, la verdura, la patata, la carota presidio slow food dal 2011), oggi è incentrata soprattutto sul turismo. Negli ultimi anni la maggiore ricettività resa possibile da nuove forme di ospitalità (bed & breakfast, case vacanze ecc..) che hanno ampliato l’offerta alberghiera e nuovi servizi al turista hanno innescato un percorso virtuoso che, favorito dal porto turistico, ha accresciuto i flussi italiani e stranieri con benefici effetti sull’ economia locale. Nel corso dell’anno la città ospita manifestazioni tradizionali (la Festa dell’Aquilone nella terza domenica di maggio e la gara ciclistica Targa Crocifisso a fine settembre), feste religiose (a cominciare dalla patronale di San Vito dal 14 al 16 giugno) e un ricco cartellone estivo con eventi di punta come il festival metropoitano “Bari in Jazz” (ultima decade di giugno), il “Libro possibile” (prima decade di luglio), “Meraviglioso Modugno – Premio città di Polignano a Mare“ (agosto), “Perse visioni” (ultima decade di agosto). L’evento più noto a livello internazionale, che coniuga perfettamente sport e spettacolo, è la Red Bull Cliff Diving Word Series, la gara internazionale di tuffi dalle grandi altezze che da anni fa tappa a Polignano a Mare e che il 23 settembre 2018 vivrà la sua finale mondiale. Gli atleti si lanciano da una piattaforma posta sulla terrazza della famiglia L’Abbate (27 metri per gli uomini, 21 per le donne) e, dopo aver compiuto spettacolari evoluzioni in soli 3 secondi alla velocità di 85 metri, si tuffano in mare dinanzi a migliaia di persone che assistono alla gara dal ponte, sulla scogliera, nella lama, in barca. (Testo di Domenico Matarrese, Foto di Frasca, Foto Red Bull: Romina Amato)