San Marco Argentano
San Marco Argentano, antico borgo normanno dell’entroterra cosentino, vanta una storia affascinante e ricca di avvenimenti che, nel tempo, complice la sua posizione geografica, l’hanno trasformato in un importante centro di attrazione economico, culturale, religioso e sociale. Il periodo storico più rilevante per la città è quello che interessò tutta l’Italia Meridionale, a partire dall’epoca normanna. San Marco divenne da subito protagonista dell’avanzata di questo popolo poiché vi si stabilì Roberto d’Altavilla, detto il Guiscardo, che dopo aver sconfitto Leone IX, conquistatosi il titolo di duca di Calabria e Puglia, tra il 1048 e il 1065, da qui diresse le operazioni militari per la conquista della Calabria. Numerose sono le tracce storiche che costituiscono preziose testimonianze di quel tempo; monumenti imponenti e bellissimi che testimoniano il grande passato di questo incantevole borgo medievale, sul quale troneggia la maestosa torre cilindrica, simbolo della città, che fa da cornice a un paese ricco di chiese, di luoghi di fede e di cultura. San Marco, sede del Consorzio dei produttori del Peperoncino di Calabria, si va sempre più affermando quale città simbolo nella produzione di questo prodotto dalle elevate qualità e dalle benefiche proprietà. Il peperoncino, prodotto simbolo della calabresità nel mondo, per la maggior parte del fabbisogno regionale, viene prodotto e lavorato nella città di Roberto il Guiscardo dalla maestria delle aziende agricole locali, che offrono peperoncino fresco sfuso o raccolto nelle tipiche collane, peperoncino in polvere, profumato e rosso vivo, peperoncino multicolore conservato in olio extravergine di oliva. Il peperoncino, e più in generale il peperone, appartiene alla tradizione locale sin dai tempi remoti. Prodotto povero e facilmente coltivabile in queste zone, è stato da sempre piatto integrante della cucina sammarchese. Più specificatamente, tra i must della tradizione locale sono certamente “i pipazzi arraganati”, un piatto semplice e buonissimo derivante da una particolare lavorazione del peperone roggianese essiccato e da una complessa tecnica di cottura, che lo fanno diventare un piatto molto originale e gustoso. Il pane casereccio, preparato con farine scelte nel cui impasto trova impiego il pregiato lievito madre, è certamente un’altra ricchezza locale. Tra i prodotti da forno più importanti un posto di primo piano merita anche la celebre fresa, pane sottile e friabile, che condita con aglio, tocchetti di pomodori coltivati dagli agricoltori locali, origano e un filo di pregiato olio d’oliva del territorio dà vita alla gustosissima “fresa cunzata”. Il pane può essere accompagnato dalle prelibate soppressate, insaccati ottenuti dalla lavorazione della carne di maiale tagliata a mano e condita con sale, pepe, vino rosso e peperone macinato. L’Amministrazione comunale, negli ultimi anni, ha concentrato il proprio lavoro sulla valorizzazione e sulla promozione delle tipicità e delle eccellenze dell’enogastronomia locale. Nello specifico, due sono state le azioni principali che hanno messo al centro della promozione territoriale le tipicità enogastronomiche: il progetto “Le Vie Del Duca”, che ha portato alla realizzazione di una APP e di una serie di materiali (brochure, cartoline, segnaletica stradale, ecc.) che hanno dato ampio alla promozione e alla valorizzazione dei prodotti tipici, e la realizzazione del marchio De.C.O., volto proprio alla certificazione di quei prodotti dell’enogastronomia locale, patrimonio del territorio e della tradizione, che puntano alla ricerca della qualità e alla produzione di alimenti sani, a km 0, simbolo delle nostre radici e della nostra cultura.