Viù
Viù è una località di montagna posta a 50 km da Torino, nelle Valli di Lanzo. Ha origine antiche, di un insediamento risalente al neolitico sono state ritrovate tracce in alcune selci lavorate.
Al VI-V sec. a.C. risale il bassorilievo delle Tre Matrone, le dee celtiche che governavano la nascita, il percorso della vita e la morte. In epoca romana il paese divenne punto di passaggio lungo la via che, attraverso il Colle d’Autaret, collegava la Gallia Subalpina alla Cisalpina. Nei secoli successivi la storia di Viù si interseca con quella del Monastero di San Solutore, citato in un documento del 1011, come beneficiario di terre e chiese delle comunità locali. Nel Basso Medioevo, i casati nobiliari, nell’ordine i Baratonia, i Provana e i Savoia si impadronirono della valle; in Viù era presente anche un castello, distrutto nel 1551 dalle truppe francesi del Brissac.
I duchi di Savoia utilizzarono la valle per la caccia all’ orso; è documentata la presenza di Emanuele Filiberto e Carlo Emanuele II, che soggiornarono a villa Coatto, su cui campeggia ancora lo stemma sabaudo. Dopo il 1842, grazie alla costruzione della strada carrozzabile da Lanzo, Viù divenne la prima meta di villeggiatura della borghesia torinese. A quel periodo risale la costruzione di molte delle ville d’epoca, tra cui villa Franchetti, eretta nel 1861. Queste dimore ospitarono personaggi come Silvio Pellico, Giacomo Puccini, Vincenzo Gioberti, Benedetto Croce e Guido Gozzano.
Oggi Viù è il centro più popoloso dell’omonima valle; le numerose associazioni artistiche collaborano all’organizzazione di prestigiosi eventi musicali, folclorici e letterari. L’esigenza di arricchire di contenuti l’offerta turistica, assicurando alla popolazione maggiori opportunità per il tempo libero, ha ispirato una politica dello sport attenta al tessuto sociale e alle peculiarità di un territorio, ideale per la pratica di attività di nicchia, compatibili con un contesto ancora incontaminato.
E’ così stato realizzato il centro polisportivo, comprendente pareti di arrampicata, campo polivalente, piscina estiva, parco avventura, zip-line e bouldering, sono state attrezzate oltre 200 vie per l’arrampicata sportiva e 300 km. di rete sentieristica a lunga percorrenza, fruibile a piedi e mountain-bike, con pacchetti di più giorni. Anche sull’inverno si è optato per una scelta slow: pista di fondo, baby snow-park, sci-alpinismo, ciaspole.
La promozione coordinata degli interventi ha connotato Viù per le marce nel verde, le escursioni guidate multidisciplinari, l’orienteering, l’arrampicata sportiva. Circa 1800, negli ultimi anni, le adesioni a “Montagna per tutti”, una manifestazione su più appuntamenti, aperti anche ai disabili; vi partecipano ciaspolatori, sci-alpinisti, bambini che vivono la neve come un gioco, atleti che la utilizzano per percorsi ginnici a carattere agonistico. Il nome di Viù, tuttavia, è ormai indissolubilmente legato allo speed-down, altra disciplina green, che ha acquisito una dignità europea. Sulla pista di Viù, apprezzata per le sue caratteristiche tecniche, ma anche per la varietà e la bellezza del contesto, si misurano ogni anno circa 200 equipaggi. L’accoglienza, la competizione, la festa, tutto si svolge in una dimensione corale; 5.000 persone seguono la gara, almeno il 25% degli abitanti ha contribuito a curare parte dell’organizzazione. Strutture ricettive, attività commerciali, luoghi di cultura, il paese intero scende in campo per partecipare a un evento che ha generato nel tempo legami e amicizie davvero straordinarie per una realtà di così piccole dimensioni.