Amelia
Umbria
Secondo una tradizione attestata nell’opera dell’erudito Catone il Vecchio, Ameria sarebbe stata fondata dall’eroe eponimo Ameroe nell’anno 1134 a.C., 963 anni prima della guerra dei Romani contro il re di Macedonia Perseo.
Fiorente municipio romano, Amelia è una delle città più antiche dell’Umbria e d’Italia, con un centro storico perfettamente conservato, ricco di testimonianze del passato: un percorso suggestivo, tra chiese, monumenti, palazzi rinascimentali e cisterne. I numerosi reperti archeologici affiorati nei secoli, fino ai nostri giorni, sono raccolti nel museo Civico, che vanta reperti di grande valore ed importanza tra cui un ritrovamento unico al mondo: l’eccezionale statua bronzea di Germanico, alta più di due metri. Tra i monumenti di maggiori interesse: la cinta muraria poligonale, le porte di accesso, la torre dodecagonale, la cattedrale, la loggia dei banditori, la cisterna romana di piazza Matteotti, palazzo Petrignani, il magnifico Teatro Sociale, eretto nel 1783 e completamente restaurato e ristrutturato nello scorso decennio.
Amelia è situata a sud-ovest dell’Umbria specificatamente all’estremità sud della catena subappenninica dei monti Amerini ed è prevalentemente collinare. L’area è di eccezionale valore ambientale e paesaggistico: i monti si affacciano sulla più lunga vallata sul Tevere della regione Umbria, offrendo anche una spettacolare vista sulla Tuscia e sui calanchi. La città dà il nome al comprensorio dell’Amerino, una vasta area omogenea che si estende per oltre 400 kmq tra i fiumi Tevere e Nera. Il territorio è caratterizzato da un ambiente molto ricco ed interessante sotto il profilo naturalistico. L’integrità del luogo e le bellezze paesaggistiche invitano a indimenticabili passeggiate ed escursioni. Tra queste quella del Lago Vecchio, pittoresco specchio d’acqua creatosi in seguito allo sbarramento del Rio Grande con la diga medievale della “Para”, circondato da ontani, salici e pioppi. In quest’area si sta procedendo al recupero delle specie arboree con il reimpianto dei “Frutteti antichi”, un tempo tipici della zona. Parte integrate del paesaggio naturale è quello rurale, le cui produzioni sono celebrate fin dall’antichità e caratterizzato da dolci colline pettinate a vigne, da cui proviene una famosa Doc, e punteggiate di ulivi di antiche cultivar locali che ogni anno danno un rinomato extravergine d’oliva Dop Umbria: tra queste, la speciale varietà autoctona ‘Raio’ che è oggetto di un progetto di valorizzazione, con procedure di produzione uniche e innovative.