Barbarano Mossano
Veneto
Barbarano, secondo alcuni storici, trae il suo nome dalla famiglia romana dei Barbi che l’avrebbe fondato nell’anno 150 a.C.; secondo altri, dai Longobardi dalle lunghe barbe. Studi recenti hanno invece stabilito che l’etimologia del toponimo è certamente di origine prediale (cioè derivante dal nome del proprietario di un fondo, nel nostro caso Barbarius). La zona di Barbarano era già abitata in epoca romana. Lo confermano i rinvenimento nel territorio barbaranese della famosa stele funeraria di Fortunio (tale lapide ha contribuito a rafforzare la tesi dell’origine romana di Barbarano).
Mossano, c’è chi lo ritiene una possibile derivazione da “Mons sanum” con riferimento all’amenità del luogo su cui si insediò il primo nucleo abitato; altri propendono per il toponimo “Mons Iani”, ossia Monte di Giano, antica divinità il cui culto potrebbe essere stato praticato su questi colli. Infine, non manca che si rifà alla radice “Mozza”, indicante le caratteristiche del territorio contraddistinto da strapiombi e pareti rocciose.
Un ambiente naturale tutto da esplorare dove l’ingegno umano ha trovato il giusto equilibrio con il territorio. La superficie dei Colli Berici si estende per una lunghezza di circa 30 km a sud di Vicenza e comprende una ventina di comuni. Un territorio incontaminato e affascinante in una sequenza di saliscendi. Dai rilievi superiori che raggiungono i 400 m, ai terrazzamenti coltivati con panorami suggestivi grazie a vigneti e uliveti che punteggiano le dolci colline per poi scendere verso la fertile pianura. Non solo verde ma anche numerose fontane ricche di storia, preziosi corsi d’acqua che allietano il paesaggio come l’incantevole Lago di Fimon ad Arcugnano, incastonato nei colli.
La Terra Berica offre prodotti saporiti di eccellente qualità, diversi a seconda della stagione dell’ambiente in cui vengono coltivati. Le colline ospitano terrazzamenti di ulivi e vigneti dai quali provengono l’ottimo olio DOP extravergine di oliva e varie qualità di vini DOC fra cui il Tai Rosso, tipico della zona berica e il Garganega. Importante anche la produzione di grappe e liquori dall’aroma intenso e di molteplici varietà. Diffusa anche l’apicoltura che dà un ottimo miele, la cui dolcezza si sposa con i formaggi dei caseifici locali. Altri tesori culinari sono il tartufo scorzone, preparato in molte trattorie e ristoranti che prediligono la cucina tipica e genuina, le ciliegie di Castegnero, i piccoli e dolci piselli di Lumignano, nonché la sopressa vicentina DOP e il prosciutto “Veneto berico-euganeo” DOP.