Circello
Campania
Lo storico Tito Livio ci fa sapere che Cìrcello faceva parte della “TAURASIA”. L’agro di Circello è ricco di storia: a pochi chilometri dal centro urbano si trova la contrada Macchia, sede dell’antica capitale dei Liguri bebiani, deportati nel 181 a.C. dal console Bebio. A testimonianza il ritrovamento della “TABULA ALIMENTARIA” conservata nel “Museo delle Terme di Diocleziano” a Roma. Tra VIII e il IX secolo con l’invasione saracena gli abitanti si rifugiarono sul promontorio roccioso dove oggi sorge una Rocca Medievale del XIV sec. Nel 1496 Circello, come ricorda il Guicciardini, fu teatro della battaglia tra il marchese di Mantova, G. Sforza e i Francesi di Carlo VIII. In quell’occasione perse la vita Camillo Vitelli. Nel periodo feudale ospitò la “Camera Marchesale” e fu tra i primi Comuni a dare la propria adesione alla nascente Prov. di Benevento inviando a Garibaldi, una delegazione guidata dal dott. Nicola Tartaglia.
Il territorio del comune di Circello ricade nei limiti amministrativi della Provincia di Benevento. La sua origine risulta, tutt’oggi abbastanza incerta; il Meomartini avanza una prima ipotesi che Circello possa essere “Cercellium”, ovvero Vercellium, una delle fortezze ripiegate al dominio romano ad opera del Pretore Marco Valerio. Il nucleo abitato più antico si presenta a ridosso di una rupe scoscesa Dominata da un Castello Aragonese; il borgo medievale risulta caratterizzato dall’andamento anulare delle fabbriche e da ripidi collegamenti verticali, pedonali, mentre in età più recente si assiste ad un’espansione del paese in maniera più libera e sempre più verso valle.
Il Comune di Circello fa parte di: Comunità Montana Zona Alto Tammaro, Regione Agraria n. 2 – Alto Tammaro e Alto Fortore.
Le colture del territorio circellese sono soprattutto di cereali e foraggio che permette lo sviluppo di allevamenti di bovini e ovini. Diffusi sono anche gli allevamenti di suini, di conigli e api. Prosperano alberi da frutto, olivi e viti. Ci sono piccole attività industriali di abbigliamento e di salumeria. Permangono attività artigianali come la lavorazione della pietra, del legno, del ferro e molitoria.
L’attività turistica è in via di sviluppo grazie al lavoro dell’amministrazione che cerca di unire offerta enogastronomica a percorsi storico-culturali.