Corropoli
Abruzzo
Corropoli è un piccolo borgo medievale, di poco più di 5000 abitanti sito in provincia di Teramo. E’ arroccato su un colle da cui si possono ammirare il Mare Adriatico e il Massiccio del Gran Sasso. Molti studiosi fanno risalire il toponimo da “Collis Ruppuli”. Ripoli è il nome del preistorico insediamento neolitico italiano (5200-4000 a.C.) , che sorgeva sul territorio dell’attuale Comune di Corropoli.
La storia di Corropoli è molto legata alla famiglia degli Acquaviva di Atri. Nel 1393, sotto questa importante famiglia, Corropoli conobbe un periodo di fortificazione; vennero costruite solide mura che circondavano l’intero paese all’interno del quale venne costruito il castello baronale, successivamente demolito per fare spazio alla Piazza Piè di Corte, con al centro la suggestiva fontana dell’Ambrosj. La piazza fu costruita intorno al 1830 sui ruderi dell’antico castello. Ogni turista può ancora oggi ammirare l’elegante piazza visitando il paese.
“Un pezzo d’Abruzzo di rara bellezza, una testimonianza preziosa di storia ultra millenaria, di cultura, di armonia fra natura ed arte”. G. D’Aristotele.
Al centro dell’Italia, su un’amena collina quasi balcone sul mare, sorge Corropoli, antica cittadina medioevale, arroccata su un colle, a 132 m. di altitudine, da cui si possono ammirare il mare Adriatico e il gruppo montuoso del Gran Sasso. Corropoli, è uno dei 12 comuni della Val Vibrata, un’ampia valle che dalle belle spiagge sabbiose del Mare Adriatico arriva fino ai Monti della Laga. Il turista che oggi viene a Corropoli può ammirare la Piazza Pie’ di Corte, la Torre campanaria (XV sec.), uno dei famosi quattro campanili “fratelli” della provincia di Teramo (Atri, Teramo, Campli); l’Abbazia di Mejulano, costruita dai Benedettini sul tempio pagano della Dea Flora, il Monastero di S. Benedetto a Gabiano, con annessa chiesa intitolata a San Benedetto ed il Convento di S. Maria degli Angeli della Montagnola. Meritano una visita anche la Chiesa Parrocchiale di Sant’Agnese, Santuario della Madonna del Sabato Santo , costruzione che ha subito rifacimenti in epoche diverse. Al suo interno è conservata la statua della Madonna Mejulano, statua lignea risalente al XIII secolo e la statua della Madonna del Sabato Santo. Per gli amanti delle rievocazioni storiche, ogni anno, l’ultima domenica di luglio, si svolge il famoso Palio delle Botti – Rievocazione storica della Pentecoste Celestiniana, ormai giunta alla sua XXXVI edizione.