Monte Rinaldo
Marche
La fondazione di Monte Rinaldo risale all’età romana. Il primo nucleo abitativo fortificato era posto presso l’attuale porta Romana ad est dell’attuale cittadina tuttavia, dopo la distruzione del castello di Bucchiano nel 1378, gli abitanti decisero di spostarsi dove oggi sorge il Paese, poiché l’altitudine garantiva minore esposizione ad attacchi nemici. Il Comune fu oggetto di contesa tra il Ducato di Fermo, la città di Ascoli ed i monaci Farfensi della vicina Santa Vittoria, ma alla fine passò definitivamente sotto le dipendenze di Fermo e nel 1333 sotto il controllo diretto del vescovo. Poiché le dispute e gli scontri armati continuavano, soprattutto con i vicini Montelparo e Sant’Elpidio Morico per i confini, questi furono definitivamente stabiliti nel 1539. In seguito Monte Rinaldo visse il dominio dello Stato Pontificio, dell’invasione Francese e di quella napoleonica fino alla restaurazione Pontificia ed alla proclamazione del Regno d’Italia nel 1861.
Il Comune di Monte Rinaldo si erge su tre colli tra la valle del fiume Aso e quella del fiume Ete Vivo nella Regione Marche, a metà strada tra il mare Adriatico e i Monti Sibillini e infatti nel paese ci sono diversi belvederi panoramici sulla valle che lo rendono un unicum del territorio. È un borgo immerso nel verde dove si può respirare aria pulita, un clima temperato nelle notti d’estate oltre, ovviamente, ad un contesto in cui il tempo sembra essersi fermato. Vanto del territorio è il famoso tempio ellenistico-romano costituito da un porticato, da un tempio e da un edificio rettangolare ancora di incerta destinazione i cui resti monumentali lo rendono non solo uno dei più importanti della Regione, ma anche una gradita meta di escursioni a carattere culturale e turistico, alla scoperta dell’entroterra fermano. Lo stemma del Comune rappresenta tre colli in campo azzurro, nella parte centrale vi è un torrione munito di merli con una sola porta d’accesso oltre ad una corona comitale a cinque punte. Tra le prelibatezze culinarie si evidenzia il castrato e, ovviamente, le tipicità delle Marche Sud. Oggi Monte Rinaldo si presenta come un’importante meta culturale, enogastronomica, naturale e paesaggistica delle Marche.