Monteverde
Campania
Risalgono IV-III sec. a.C. le mura pelasgiche che proteggevano un insediamento sannita, forse identificabile con Cominium Ocritum, assoggettato insieme con tutta l’Irpinia dai Romani nel 293 a.C.; la presenza romana è documentata dai resti del ponte sul fiume Ofanto, chiamato Pietra dell’Oglio, e dai ritrovamenti di oggetti d’arte, armature, monete e reperti provenienti dalle colonie greche. Nell’897, una pergamena in scrittura longobarda attesta la presenza sul monte Serro della fortezza militare «castrum Montis Viridis». Sede vescovile dal 1049 al 1531, il feudo passa ai Grimaldi, principi di Monaco, fino al 1641. Nel 1662 i Caracciolo diventano signori di Monteverde, fino al 1695, quando il feudo entra nei possedimenti dei baroni calabresi Sangermano, che lo tengono fino alla legge di eversione della feudalità del 1806. Negli anni successivi al 1960 il paese, già interessato dal fenomeno dell’emigrazione all’estero tra le due guerre, si svuota per quasi due terzi, alimentando il flusso migratorio verso le industrie del nord Italia.
Monteverde è un piccolo borgo dell’Alta Irpinia (AV), ubicato sul colle Serro Castello ed esteso tra il colle Serro dell’Incoronata e il colle Serro della Croce, due micro-oasi naturalistiche di particolare bellezza storica, orografica e morfologica. Il suo centro urbano è un tipico impianto Medievale, caratterizzato da vicoli stretti in pietra locale che collegano palazzetti ed edifici di culto impreziositi da portali in pietra e legno, balconi in ferro battuto e portoni in legno massiccio ai piedi di un imponente castello “Castrum Veridis”, di origine Longobarda, che domina la vallata del fiume Ofanto. Il castello, completamente ristrutturato, ospita il Museo multimediale M.I.G.R.A: “La donna ed il grano nella civiltà Contadina”, che si sviluppa in nove stanze (il periodo della gestazione) che percorrono la vita femminile attraverso il lavoro dei campi. La straordinarietà dell’evento “Il Grande Spettacolo dell’acqua”, che racconta la vita di S. Gerardo Maiella, all’interno della diga S. Pietro, in una cornice di giochi d’acqua, di luci ed un corpo di ballo, che ha consentito al paese una notorietà straordinaria. Il progetto “Un paese accessibile” strutturato per rispondere ai bisogni di “Turismo accessibile”, nato grazie al connubio con l’Istituto Scolastico “A.M. Maffucci”- Calitri, le associazioni dei diversamente abili ed in particolare con Unione Nazionale dei non vedenti, è un’azione nella quale la comunità di Monteverde crede molto. Dal 2013 il comune di Monteverde è uno dei “Borghi più belli d’Italia”.