Piancastagnaio
Toscana
Il borgo medievale circoscritto da mura, fu ottenuto in feudo dai Conti Aldobrandeschi di Sovana, che vi costruirono una maestosa Rocca di difesa. Luogo strategico di confine fu origine di aspre contese tra Aldobrandeschi, Orsini di Pitigliano, Repubblica di Siena e Orvieto. Molti sono i luoghi d’interesse culturale e religioso: l’imponente Rocca egregiamente ristrutturata, il Convento di San Bartolomeo, il Santuario della Madonna di San Pietro e la Chiesa della Madonna della Grazie con affreschi di Francesco Nasini, la Chiesa di Santa Maria Assunta, il Leccio di San Francesco, la Chiesa del Crocefisso, e il leggendario Piatto delle Streghe. Di recente ristrutturazione le Fonti di Voltaia e quelle di Borgo. Il centro storico, inizialmente composto da terzieri, è oggi suddiviso in quattro contrade: Borgo, Castello, Coro e Voltaia, che nel giorno 18 agosto competono per aggiudicarsi il celebre Palio della Madonna di San Pietro in una carriera di cavalli.
Alle falde del Monte Amiata, antico vulcano e terra Sacra per gli Etruschi, Piancastagnaio si erge in un pianoro ricco di castagneti secolari, che da sempre con i loro frutti hanno sfamato la popolazione locale.
L’Amiata, Montagna Madre, caratterizza e offre da sempre al territorio i suoi generosi frutti, che derivano dalle cessate attività vulcaniche, e sovrasta la Val di Paglia, la Val d’Orcia e la Maremma.
Acque termali, attività geotermiche, sorgenti di acqua che forniscono i territori della provincia di Siena, Grosseto e Viterbo, questa terra ha visto nei tempi le antiche Miniere di mercurio, in particolare quella del Siele, che aveva il primato mondiale di estrazione, dell’allora prezioso minerale. Ci ha donato terreni molto fertili, che hanno favorito lo sviluppo della più grande faggeta d’Europa, e di sterminati boschi di abeti e di castagni.
E’ questo in contesto di generosità naturale, che il nostro paese ha sviluppato attività economiche di eccellenza come l’azienda florivaistica Floramiata e la produzione di energia geotermica con le centrali di Enel Green Power. Legata ai frutti della nostra montagna, è sicuramente la più antica festa della castagna di questa zona “Il Crastatone” che si svolge da oltre 50 anni, in corrispondenza delle festività di tutti i Santi, ed organizzata dalle quattro Contrade in maniera egregia. Un misto di storia, folklore e gastronomia, dove affluiscono ogni anno oltre 30000 persone da tutta Italia.