Roseto Capo Spulico
Calabria
Una delle colonie della Antica Sybaris, Roseto Capo Spulico deve il suo nome alla fiorente produzione di rose, i cui petali riempivano i guanciali delle principesse sibarite. Nei secoli ha assunto grande importanza per via della sua posizione baricentrica sul Golfo di Taranto. La storia di Roseto si lega in maniera imprescindibile alla vita di Federico II di Svevia, che in questa terra ha lasciato una delle testimonianze più significative del suo impero: il Castrum Petrae Roseti, suggestivo maniero a picco sul mare, da sempre emblema della Calabria nel mondo. La cultura magno-greca e il susseguirsi delle dominazioni in epoca medievale hanno forgiato Roseto Capo Spulico quale scrigno di bellezza e di storia dall’inestimabile valore. Oggi il Borgo Autentico di Roseto Capo Spulico è una delle mete turistiche più ambite della Calabria, grazie anche all’attenzione rivolta all’ambiente e alfa governance del territorio, che mettono in risalto ulteriormente le bellezze naturali e culturali di questo luogo … dove le rose fioriscono anche d’inverno.
Dalla Chiesa Madre di San Nicola di Myra al Palazzo Baronale, dalla suggestiva Chiesetta dell’Immacolata Concezione – meglio nota come “Santo Totaro”, nome attribuito al sarcofago posto sulla facciata della chiesa -alfa maestosità del Castrum Roseti. Questi sono solo alcuni dei luoghi di pregio del borgo rosetano. Nel cuore del Centro Storico c’è una stradina che di cuori ne sa qualcosa. E’ la “Vinella degli innamorati”, il vicolo più stretto d’Europa, il luogo dove tanti innamorati del passato riuscivano ad incontrarsi per quel bacio rubato, per quell’incrocio di sguardi così desiderato e atteso, per quella promessa d’amore. Baciarsi al centro della vinella significava- e significa, come tradizione vuole – buon augurio per un amore eterno. La Fontana di San Vitale, il monumento più antico di Roseto dalla quale ancora oggi dopo oltre 1000 anni scorre acqua salutifera, e la visita al Museo Etnografico della Civiltà Contadina, luogo di storia e tradizioni a cui tutti i rosetani sono legati, completano il viaggio nel Borgo di Roseto. Di fronte alfe limpide acque dello Jonio sorge il Castrum Petrae Roseti, fortezza templare che rappresenta la perfetta fusione tra storia e mistero: nato dalle ceneri di un antico luogo di culto pagano, qui lo “Stupor Mundi” Federico Il di Svevia, lasciò segni importanti del suo passaggio, come dimostrano il ritrovamento dell’Onfale con incisi i segni della Passione di Cristo, e numerosi segni lapidei racchiusi tra le mura del maniero.