San Bellino
Veneto
L’attuale territorio comunale di San Bellino nel corso del Medioevo era conosciuto come San Martino di Variano, prendendo poi il corrente nome in onore del santo omonimo. Il vescovo Bellino visse tra il XI e il XII secolo e operò principalmente nei territori della Diocesi di Padova per redimere alcune questioni tra Chiesa e famiglie dignitarie. Fu per questi dissidi che Bellino venne assassinato da sicari, dopo esser stato aggredito da alcuni cani. Gli abitanti della Fratta trovarono il corpo e ne diedero sepoltura. In seguito ad una rotta del Po l’arca contenente il corpo del santo venne sommersa e smarrita. Trascorsi oltre cento anni, un contadino la ritrovò e con l’aiuto di buoi la sollevò e si diresse verso l’antica chiesa di San Martino. Da quel momento si verificarono alcuni miracoli, in particolare quello di curare la rabbia. Nel 1774 papa Clemente XIII elevò a Basilica la Chiesa di San Bellino, uno dei luoghi di culto più importanti della Diocesi.
Il comune di San Bellino si trova a venti chilometri da Rovigo, ha una popolazione di circa 1.100 abitanti e una frazione denominata Presciane.
Il territorio si contraddistingue per la sua collocazione baricentrica rispetto alle principali via di comunicazione dell’area polesana:
- vicinanza della SS343 (superstrada transpolesana Verona-Rovigo) sulla quale ha 3 ingressi;
- dista 6 km dall’innesto con l’autostrada A31 Rovigo-Piovene Rocchette;
- dista 8 km dall’innesto con l’autostrada A13 Bologna-Padova;
- dista 9 km dai due principali comuni del medio-alto Polesine, Lendinara e Badia Polesine.
Nel paese trova sede la Basilica del patrono (San Bellino) della Diocesi di Adria-Rovigo che comprende ben 103 parrocchie e 51 comuni. E’ sede del parco fotovoltaico più’ grande d’Europa e ad oggi il più grande d’Italia su area produttiva (dimensioni in estensione 120 campi di calcio) che fornisce energia a circa 33.000 famiglie italiane, per un totale di circa 70 MW. Sul territorio sono presenti otto ville storiche di cui due vincolate come Beni Monumentali.
A sud del territorio comunale, e in parte suo confine naturale, scorre il Canal Bianco, navigabile sino al suo sbocco nel Po di Levante e quindi fino al Mare Adriatico.