Spilimbergo
Friuli Venezia Giulia
La cittadina si è sviluppata a partire dal borgo castellano nei primi secoli dopo il Mille, grazie soprattutto alla presenza del guado sul fiume Tagliamento, che ne ha determinato le fortune e condizionato la crescita urbana. Nel Trecento costituiva il centro amministrativo di uno dei feudi più grandi del Friuli. Lo sviluppo portò con sé una notevole ricchezza, tale da richiamare alcune famiglie toscane dedite ai commerci e al prestito (motivo per cui Spilimbergo fu scelta da Franco Sacchetti per ambientarvi una delle sue novelle). Nei secoli successivi, passata la città sotto il controllo veneziano, assunse grande rilievo anche sotto l’aspetto culturale, ospitando artisti, letterati e musicisti e diventando sede di una delle più prestigiose scuole del tempo, l’Accademia Parteniana. A distanza di secoli, questo spirito continua a permeare la città, che si contraddistingue per la presenza di numerose associazioni e per la qualità delle sue manifestazioni storiche, musicali e artistiche.
Il Comune di Spilimbergo è ubicato nel cuore del Friuli occidentale, tra la pedemontana e la zona delle risorgive. Il terreno è in genere fertile e profondo e ben si presta alla coltivazione del mais; tuttavia esistono ampie fasce di terreno ghiaioso, i cosiddetti “magredi”, solo da pochi decenni recuperati alla coltivazione intensiva della vite e del melo che qui hanno trovato un habitat favorevolissimo. In zona esistono importanti Cantine Sociali e private in cui si produce rinomato vino (Merlot, Cabernet, Refosco).
La Città dispone di un vasto patrimonio artistico, a cominciare dal Duomo di Santa Maria Maggiore, caratterizzato dai sette occhi che si aprono sulla facciata principale (richiamo all’Apocalisse), e ricco all’interno di decori, affreschi, pale d’altare e sculture. Al centro, in alto, domina l’organo con le portelle dipinte nel Cinquecento dal pittore Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone, mentre nell’area absidale spiccano gli ampi affreschi del Trecento della scuola di Vitale da Bologna. Ma tutto il centro storico costituisce uno scrigno d’arte e di storia, con le vie porticate, i palazzi dalle facciate affrescate, il Palazzo Dipinto in castello e via elencando, fino al Coro Ligneo di Marco Cozzi nella chiesa dei Frati.
Queste ricchezze, insieme alla lentezza del tempo, alla cucina, ai vini, allo spirito di ospitalità e agli ampi spazi verdi che circondano la città, conferiscono a Spilimbergo un’atmosfera di grande fascino, che la rende unica e alimenta un richiamo turistico in costante crescita.