Vittorio Veneto
Veneto
Vittorio Veneto nasce formalmente nel 1866, dalla fusione dei due centri distinti di Ceneda e Serravalle; dapprima nominata Vittorio, in onore del Re d’Italia, nel 1923 le fu accostato il termine Veneto. Per raggiungere l’assetto attuale la città ha compiuto un grande sforzo di riorganizzazione urbana, conseguente all’unificazione amministrativa di due comuni già caratterizzati da una struttura policentrica. Vittorio Veneto è un esempio di organizzazione urbanistica ottocentesca con tutti i suoi principi regolatori: la linearità del viale alberato di collegamento (Viale della Concordia, ora Viale della Vittoria), la simmetria della piazza con il Municipio, in asse con i giardini pubblici, l’uso della tipologia residenziale della villa stile Liberty. Tuttavia, questo massiccio intervento di sutura non ha cancellato l’individualità dei due centri antichi che, nonostante la perdita di alcune funzioni e di molti abitanti, continuano ad essere i punti di riferimento anche della nuova città.
A metà strada tra Venezia e Cortina d’Ampezzo, Vittorio Veneto, al centro di un’area urbana di circa 30 mila abitanti e di un comprensorio di 70 mila, è il capoluogo delle Prealpi Trevigiane.
Sede vescovile da oltre mille anni, Medaglia d’Oro al valor militare per il suo impegno nel periodo della Resistenza, è universalmente nota quale luogo della vittoriosa battaglia finale della Grande Guerra (1915-18).
Nata nel 1866 dall’unione delle antiche città di Ceneda e Serravalle, è, per il rilievo delle architetture civili e religiose, per la qualità delle sue piazze e per il numero, la varietà ed il pregio delle collezioni pubbliche storico-artistiche ed etnografiche, un’importante città d’arte.
Frequentata in epoca rinascimentale dai massimi artisti italiani, quali, tra gli altri, Jacopo Sansovino e Tiziano Vecellio, ha dato i natali nel XVIII secolo a Lorenzo Da Ponte, letterato e librettista delle più importanti opere di Mozart; Vittorio Veneto è stata sede dell’episcopato di Albino Luciani, divenuto successivamente Papa Giovanni Paolo I.
Notevole polo industriale attivo e dinamico, conta la presenza di numerose aziende di livello internazionale, distinguendosi soprattutto per la produzione nel settore del terziario avanzato.
Il paesaggio collinare che abbraccia la città, dominato dal Castello vescovile, è caratterizzato dalla rinomata ed estesa produzione vitivinicola del Prosecco Superiore.