La donna poltrona di Gaetano Pesce in Piazza Duomo a Milano al Fuorisalone durante la Milano Design Week 2019
Si è tenuto a Milano dal 9 al 14 Aprile la 58a edizione del Salone Internazionale del Mobile. In quei giorni Milano si trasforma in una vera e propria galleria a cielo aperto, grazie alle molte mostre temporanee allestite in tutta la città
Tra le opere temporanee più “chiacchierata” di questa edizione è stata senza ombra di dubbio la Maestà Soffrente di Gaetano Pesce che, a cinquant’anni dalla creazione della poltrona UP5 & 6 per B&B Italia, è stata esposta davanti a Piazza Duomo a Milano in occasione della Design Week 2019. L’opera alta 8 metri, raffigura un corpo femminile infilzato da centinaia di frecce, metafora della violenza sulle donne.
Circa mezzo secolo fa, un’ondata di donne, in tutto il mondo, ha iniziato a lottare e organizzarsi per raggiungere l’uguaglianza dei diritti e rivendicare le proprie peculiarità, di cui la società si serve da sempre come armi di discriminazione nei loro confronti. Una battaglia che ha ispirato forme d’arte di ogni genere a loro sostegno, per dare eco a un messaggio che ancora oggi rimane spesso inascoltato.
Il lavoro originale del designer e architetto italiano ha evidenziato infatti il trattamento delle donne nella società patriarcale e la disparità tra i sessi, attraverso quello che fu il primo prodotto industriale del design italiano intriso di significato politico: la sua forma ricorda il corpo femminile, legato a un poggiapiedi di forma sferica, simbolo della donna prigioniera dei pregiudizi maschili, vittima delle sue violenze e priva degli stessi diritti universali. Un tema che, nonostante siano passati cinquant’anni, rimane ancora di forte attualità ed è sempre più dibattuto.
©Fotogramma