Barbara Pichi
La tracheotomia nei pazienti Covid-19: il metodo Corona-step
L’epidemia di SARS-CoV-2 ha raggiunto proporzioni mondiali da quando è insorta improvvisamente a fine 2019. A causa dell’elevata virulenza e della modalità di trasmissione, ad oggi più di 208 milioni di persone in tutto il mondo sono state infettate, causando 4,37 milioni morti accertate.
L’Italia è una delle nazioni più colpite dalla pandemia sia per quanto riguarda il numero di infezioni in rapporto alla popolazione totale, che in quanto a numero di decessi, superando le 128000 vittime nell’agosto 2021.
L’alto tasso di ricoveri ospedalieri e la necessità della terapia intensiva ha provocato una grave congestione ospedaliera e la necessità di misure estreme per evitare il collasso del sistema sanitario. Per i pazienti lungodegenti, sedati, in terapia intensiva e che richiedono un’intubazione prolungata, spesso una gestione più sicura delle vie aeree è fondamentale, rendendo necessario effettuare una tracheotomia. Nonostante le tracheotomie chirurgiche siano un intervento di routine, il rischio di esposizione del chirurgo al virus SARS-CoV-2 durante tale procedura è elevato. A causa dell’accesso diretto alle vie aeree e della presenza della ventilazione meccanica, le tracheotomie collocano i chirurghi nelle categorie a più alto rischio, insieme agli infermieri e ai medici della terapia intensiva.
A causa del previsto aumento delle procedure di tracheotomia, il nostro gruppo di ricerca ha proposto un approccio graduale e standardizzato al fine di ridurre al minimo il rischio di infezione dell’operatore ed evitare la carenza di personale sanitario.
L’acronimo CORONA-steps, insieme all’iconica immagine allegata, mira a facilitare la memorizzazione dei passaggi fondamentali: Coprirsi (Cover), Impostazione della sala operatoria (Operating Room), Apertura della trachea (Open) e Gestione delle vie aeree ed aiuto infermieristico (Nursing and Airway).
Cover – La logica della copertura dovrebbe essere una vestizione e una svestizione multistrato al fine di ridurre al minimo la possibilità di contaminazione e rigenerare i presidi riutilizzabili (ad es. occhiali, indumenti chirurgici e zoccoli).
Nella check del testo vengono descritti i presidi e come indossarli.
Si consiglia un “controllo del compagno” completo per evitare una copertura errata o incompleta. Operating Room – La tracheotomia deve essere eseguita in sala operatoria. In alternativa è possibile allestire una sala operatoria provvisoria in terapia intensiva, impiegando idealmente una sala a pressione negativa. La procedura richiede una pianificazione precisa nei tempi e va eseguita su un paziente già intubato e sedato. La sala operatoria deve ospitare solo gli operatori strettamente necessari.
Il testo descrive in maniera schematica il ruolo, le figure professionali ed il setting operatorio. Open trachea – La check-list non si limita a descrivere la tecnica o le procedure chirurgiche, ben note, ma accompagna stepby- step l’operatore indicando chiaramente gli snodi importanti per evitare la diffusione del contagio ed il contatto operatore-aeresol. Nursing and Airway – La gestione della cannula tracheale deve essere eseguita in un ambiente idoneo, essenziale per i reparti e le unità di terapia intensiva. Indica i timing di cambio cannula e la modalità di gestione della tracheotomia. Conclusioni: La letteratura attuale non contiene linee guida oggettivamente riconosciute sull’esecuzione e la gestione in sicurezza di questa procedura nei pazienti positivi al COVID-19.
In questo contesto, CORONA-steps mira a promuovere un metodo sicuro per la gestione della tracheotomia. Questo lavoro, pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica del settore, ha ad oggi raggiunto 78 citazioni, innumerevoli visualizzazioni in tutto il mondo aiutando chirurghi e colleghi nella gestione della tracheotomia in pazienti COVID-19.