Giulia Di Stefano
Accuratezza diagnostica dei potenziali evocati laser nella neuropatia diabetica dolorosa
INTRODUZIONE: Il dolore neuropatico, condizione che colpisce il 7% della popolazione, compare secondariamente a un danno del sistema nervoso somatosensoriale. Le malattie che più comunemente provocano dolore neuropatico sono le neuropatie, e la neuropatia diabetica ne è la forma più rappresentativa. Dal momento che la maggior parte degli studi attribuisce il dolore neuropatico ad un danno del sistema nocicettivo, gli strumenti più idonei allo studio delle diverse condizioni di dolore neuropatico, quali la neuropatia delle piccole fibre, sono gli strumenti in grado di testare selettivamente il sistema nocicettivo. 1 Le attuali linee guida internazionali raccomandano l’utilizzo della biopsia di cute nella diagnosi di neuropatia delle piccole fibre. 2 I potenziali evocati laser rappresentano invece una metodica neurofisiologica, non invasiva, in grado di testare la funzione delle fibre nervose dolorifiche. 3 Gli impulsi di calore generati dal laser sono in grado, infatti, di attivare selettivamente i nocicettori meccano-termici delle fibre Adelta e C negli strati più superficiali della cute e di evocare sensazioni di puntura di spillo e potenziali corticali correlati all’attivazione delle fibre nervose dolorifiche.
OBIETTIVI: Il presente studio clinico, neurofisiologico e di biopsia cutanea, ha come obiettivo quello di fornire valori normativi dei potenziali evocati laser corretti per età, verificare l’associazione dei potenziali evocati laser con i disturbi di sensibilità mediati dalle fibre nocicettive ed indagare per la prima volta l’accuratezza diagnostica dei potenziali evocati laser in pazienti con neuropatia dolorosa associata a diabete. Tali informazioni svolgono un ruolo chiave nel migliorare le applicazioni cliniche di tale metodica nei pazienti con neuropatia dolorosa dellepiccole fibre, condizione notoriamente difficile da diagnosticare.
METODI: In questo studio prospettico, condotto secondo le linee guida STARD, tra Febbraio 2013 e Gennaio 2016 presso il centro di Malattie Neuromuscolari dell’Università Sapienza di Roma, sono stati arruolati 73 soggetti sani e 298 pazienti affetti da diabete; tra questi, sono stati identificati mediante studio di conduzione nervosa 100 pazienti con una diagnosi definita di polineuropatia diabetica (neuropatia mista coinvolgente le fibre tattili di grosso diametro, e le fibre dolorifiche di piccolo diametro) e 25 pazienti con normali parametri di conduzione nervosa, dolore e disturbi della sensibilità termo-dolorifica a distribuzione distale, compatibili con la diagnosi di neuropatia delle piccole fibre. Da 288 registrazioni di potenziali evocati laser dai soggetti sani, sono stati estrapolati valori normativi corretti per età. Nei 100 pazienti con neuropatia diabetica mista è stata verificata l’associazione tra le anormalità nei parametri dei potenziali evocati laser e i disturbi della sensibilità dolorifica. Nei pazienti con possibile diagnosi di neuropatia delle piccole fibre, ricorrendo alla biopsia cutanea come metodica gold standard in grado di quantificare la densità di fibre nervose nella cute, è stata calcolata, per la prima volta, la sensibilità e specificità dei potenziali evocati laser.
RISULTATI: Nei partecipanti sani è emerso come l’età influenzasse in maniera significativa i range di normalità di tutti i parametri dei potenziali evocati laser. Mediante l’applicazione di tali valori normativi, è stata evidenziata un’associazione significativa tra le anormalità nei parametri dei potenziali evocati laser e i disturbi della sensibilità dolorifica. In relazione ai risultati ottenuti dalla biopsia di cute, i potenziali evocati laser hanno raggiunto una sensibilità del 78% ed una specificità dell’81% nella diagnosi di neuropatia delle piccole fibre associata a diabete.
CONCLUSIONI: Fornendo per la prima volta i valori normativi, corretti per età, dei principali parametri dei potenziali evocati laser e calcolando la loro accuratezza diagnostica, il presente studio pone le basi per l’utilizzo di tale strumento diagnostico nella pratica clinica, proponendolo come metodica non invasiva, in grado di fornire risultati immediati, alternativa alla biopsia di cute, per la diagnosi di neuropatia delle piccole fibre. L’inquadramento diagnostico immediato del dolore neuropatico consente il pronto ricorso ad un approccio terapeutico appropriato per questa condizione altamente invalidante. Una diagnosi precoce di neuropatia delle piccole fibre è inoltre di cruciale importanza nel predire la progressione verso una più diffusa neuropatia coinvolgente i diversi set di fibre nervose.
BIBLIOGRAFIA: 1. Garcia-Larrea L. Objective pain diagnostics: clinical neurophysiology.
Neurophysiol Clin 2012;42:187–97. 2. Tesfaye S, et al. Diabetic neuropathies: update on definitions, diagnostic criteria, estimation of severity, and treatments. Diabetes Care 2010;33:2285–93. 3. Cruccu G, et al. Recommendations for the clinical use of somatosensory-evoked potentials. Clin Neurophysiol 2008;119:17