Giuseppe Tarantini
Tempistica di somministrazione dell’inibitore del P2Y12 in pazienti con sindrome coronarica acuta
Background
Sebbene gli inibitori P2Y12 orali siano fondamentali nella gestione dei pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST, il momento ottimale della loro somministrazione non è ben definito.
Objectives
Lo scopo di questo studio era confrontare le strategie di somministrazione degli inibitori P2Y12 orali a valle o a monte dello studio coronarografico, in pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST sottoposti a trattamento invasivo.
Methods
Abbiamo eseguito uno studio clinico randomizzato, adattivo, aperto e multicentrico. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere un pre-trattamento con ticagrelor prima dell’angiografia (gruppo a monte) o nessun pre-trattamento (gruppo a valle). I pazienti nel gruppo a valle sottoposti a intervento coronarico percutaneo sono stati ulteriormente randomizzati a ricevere ticagrelor o prasugrel. L’ipotesi primaria era la superiorità della strategia a valle rispetto a quella a monte sulla combinazione di eventi di efficacia e sicurezza (beneficio clinico netto).
Risultati
Abbiamo randomizzato 1.449 pazienti alla somministrazione di inibitori P2Y12 orali a valle o a monte di studio coronarografico. L’arruolamento è stato terminato prematuramente per il basso tasso di incidenza dell’endpoint primario registrato e dopo aver effettuato un’analisi ad interim. Il tasso dell’endpoint primario (un composito di morte per cause vascolari, infarto miocardico non fatale o ictus non fatale e sanguinamento di tipo 3, 4 e 5 del Bleeding Academic Research Consortium fino al giorno 30) non differivano significativamente tra i gruppi a valle e a monte (percentuale di riduzione del rischio assoluto: -0,46; intervallo di confidenza al 95%: da -2,90 a 1,90). Questi risultati sono stati confermati anche considerando solo i pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo (72% della popolazione) e indipendentemente dalla tempistica dell’angiografia coronarica (entro o dopo 24 ore dall’arruolamento).
Conclusioni
Le strategie di somministrazione di inibitori P2Y12 orali a valle e a monte sono risultate essere associate a una bassa incidenza di eventi ischemici e di sanguinamento oltre che a una minima differenza numerica dei tassi di eventi tra i gruppi di trattamento. Questi risultati hanno portato all’interruzione prematura dello studio e suggeriscono l’improbabilità di una maggiore efficacia di una strategia rispetto all’altra. (Strategia a valle rispetto a quella a monte per la somministrazione di bloccanti del recettore P2Y 12 nelle sindromi coronariche acute non ST con indicazione invasiva iniziale [DUBIUS]; NCT02618837)