Leonardo Mastropasqua
Impatto dell’ utilizzo della mascherina sulla superficie oculare
Durante la pandemia da Covid-19, l’uso delle mascherine come dispositivi di protezione personale è risultato di fondamentale importanza ai fini del contenimento della diffusione del virus. Tuttavia il prolungato utilizzo di tali dispositivi può portare diversi effetti indesiderati tra cui il bruciore e discomfort oculare. E’ stato dimostrato che l’uso prolungato delle mascherine, soprattutto se associato all’utilizzo dei videoterminali, comporta un aumento dei sintomi oculari quali secchezza, bruciore e affaticamento visivo. Lo scopo di questo studio è quello di verificare il reale impatto dell’uso delle mascherine sulla superficie oculare, verificando le modificazioni che si verificano nella qualità di vita dei pazienti, e nella morfologia dei tessuti.
Materiale e Metodi: In questo studio prospettico sono stati arruolati 66 pazienti con occhio secco (gruppo 1) e 62 soggetti sani (Gruppo 2), tutti con storia di uso continuativo di mascherine chirurgiche. In base al numero di ore di utilizzo giornaliero della mascherina, i due gruppi sono stati ulteriormente suddivisi in 3 sottogruppi:
1A e 2A (meno di tre ore al giorno); 1B e 2B (3-6 ore al giorno); 1C e 2C (più di 6 ore al giorno). Tutti i soggetti sono stati valutati all’inizio dello studio e dopo 90 giorni. E’stata loro richiesta la compilazione del questionario DEQS, volto a valutare la frequenza e l’intensità dei sintomi oculari e sono stati sottoposti a microscopia confocale della superficie oculare e citologia ad impressione. Il film lacrimale è stato valutato quantitativamente attraverso il test di Shirmer e qualitativamente attraverso il BUT. Piccole e superficiali lesioni presenti sulla superficie oculare sono state valutate e quantificate attraverso la colorazione con coloranti vitali. La microscopia confocale è un esame clinico che visualizza con risoluzione microscopica le strutture della cornea e della congiuntiva. In questo studio è stata valutata la presenza delle goblet cells congiuntivali, cellule deputate alla produzione della componente mucosa del film lacrimale, e delle cellule dendritiche corneali, considerate indici di infiammazione. La citologia ad impressione prevede il prelievo per esfoliazione di alcune cellule epiteliali congiuntivali, tali cellule sono state poi sottoposte a colorazione immunoistochimica per valutare l’espressione di markers dell’infiammazione (HLA-DR).
Risultati: Il questionario DESQ, i test di analisi del film lacrimale (test di Shirmer, BUT) e la colorazione con coloranti vitali hanno mostrato risultati significativamente differenti tra i due gruppi sia all’inizio che al termine dello studio. In entrambi i gruppi, i pazienti che facevano un uso più prolungato della mascherina presentavano risultati molto peggiori in termini di qualità della vita, parametri qualitativi e quantitativi del film lacrimale.
Inoltre sia nei pazienti sani che nei pazienti con occhio secco, un tempo di utilizzo della mascherina superiore alle 6 ore giornaliere determinava un peggioramento della regolarità degli epiteli della cornea e della congiuntiva.
La microscopia confocale e la citologia ad impressione hanno evidenziato una maggiore densità di cellule dendritiche ed espressione di HLA-DR, associate ad una densità di goblet cells inferiore nel gruppo dei pazienti con occhio secco rispetto ai sani. A differenza dei sani, tutti i pazienti con occhio secco hanno mostrato un peggioramento dei i parametri microscopici e molecolari durante il periodo di studio, tale peggioramento è apparso più pronunciato nei soggetti che facevano uso della mascherina per più di 6 ore al giorno. Tra i soggetti sani tali parametri sono risultati alterati al termine dello studio solo nei pazienti che utilizzavano la mascherina per tempi più prolungati.
Conclusioni: Nei pazienti con occhio secco, l’uso della mascherina determina un significativo peggioramento della sintomatologia da discomfort oculare. Tale evidenza è stata confermata da test microscopici e molecolari che hanno evidenziato un aumento degli indici di infiammazione con conseguente alterazione della regolarità della superficie oculare. Nei pazienti sani tali modificazioni sono state evidenziate in caso di utilizzo della mascherina per un tempo superiore alle 6 ore giornaliere. I risultati di questo studio mostrano come l’uso della mascherina altera significativamente la regolarità morfologica e funzionale della superficie oculare con conseguente impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti.
Bibliografia: The definition and classification of dry eye disease: report of the Definition and Classification Subcommittee of the InternationalDry EyeWorkshop. Ocul Surf. 2007 Mastropasqua L et al. Epithelial dendritic cell distribution in normal and inflamed human cornea: in vivo confocal microscopy study.AJO 2006