Andrea Giuseppe Maugeri
Indicatori socioeconomici, di governance e sanitari che modellano la resistenza antimicrobica: un’analisi ecologica di 30 paesi europei
L’antimicrobico resistenza (AMR) rimane una seria sfida per la salute pubblica, imponendo un notevole burden clinico ed economico a livello mondiale. Stime recenti provenienti dall’Unione Europea/Area Economica Europea (UE/AEE) indicano che più di 670.000 infezioni ogni anno sono causate da patogeni antimicrobico-resistenti e quasi 33.000 persone muoiono come diretta conseguenza della AMR. Nonostante ciò, l’opinione generale suggerisce che la AMR sia principalmente correlata al volume di antibiotici utilizzati nei settori umano e animale e al “contagio” (ovvero, la diffusione di patogeni AMR e/o elementi genetici di resistenza nell’ambiente).
Tuttavia, questa idea non è pienamente supportata da osservazioni che mostrano una maggiore proporzione di AMR in diversi Paesi a basso e medio reddito, nonostante il consumo di antibiotici sia inferiore rispetto ai Paesi ad alto reddito. Queste disparità possono essere spiegate anche da fattori sociali, di governance ed economici che contribuiscono alla AMR.
Pertanto, lo scopo della nostra analisi ecologica è stato valutare come i fattori demografici, economici, di governance, di salute e di libertà influenzino il consumo di antibiotici e la AMR nei Paesi europei. Utilizzando tre fonti di dati (World Bank DataBank, ECDC atlas e il database di ESAC-Net), abbiamo creato un dataset di 22 indicatori relativi a demografia, salute, economia, governance e libertà; proporzioni di AMR per 25 combinazioni di patogeni e antibiotici; consumo di antibiotici nella comunità. Successivamente, abbiamo calcolato cinque indici e una misura aggregata di AMR. Le relazioni tra questi indici, il consumo di antibiotici e le proporzioni di AMR sono state esplorate utilizzando analisi bivariate, multivariabili, multivariate e di mediazione.
L’analisi ha evidenziato differenze regionali nelle proporzioni di AMR e nel consumo di antibiotici. Ad esempio, i Paesi dell’Europa meridionale e orientale tendono ad avere proporzioni più elevate di AMR rispetto ai Paesi dell’Europa settentrionale e occidentale, e questa disparità potrebbe essere attribuita a differenze nell’accesso agli antibiotici, nella qualità delle politiche sanitarie e nella vigilanza dell’AMR. In particolare, i risultati della nostra analisi hanno indicato che la spesa totale e sanitaria, diversi aspetti della qualità della governance, i punteggi relativi ai diritti politici e alle libertà civili sono tutti inversamente correlati alle proporzioni di AMR nei Paesi europei. Gli indicatori di governance (ad esempio, “voce e responsabilità”, “efficacia del governo”, “qualità della regolamentazione”, “stato di diritto” e “controllo della corruzione”) e di libertà (ad esempio, “diritti politici” e “libertà civili”) hanno mostrato una simile correlazione inversa con i livelli di AMR. Livelli più alti per gli indicatori di governance sono stati associati anche a un minore consumo di antibiotici. Inoltre, l’analisi multivariata ha evidenziato che livelli migliori di governance e salute sono stati significativamente associati a livelli inferiori di AMR, anche considerando l’effetto negativo del consumo di antibiotici sulla AMR. Infine, abbiamo esaminato l’effetto mediato dal consumo di antibiotici sui livelli di AMR. In realtà, solo un terzo dell’effetto positivo di una miglior governance sulla riduzione della AMR può essere attribuito alla diminuzione del consumo di antibiotici. Ciò suggerisce che ci possono essere altri fattori, oltre al consumo di antibiotici, che influenzano la relazione tra governance e AMR. Questi risultati possono essere spiegati, almeno in parte, dalla “teoria della contagio”, secondo cui altri fattori o condizioni sostengono la diffusione incontrollata di patogeni resistenti nei Paesi con una governance scadente.
La riduzione dell’uso di antibiotici da sola non è quindi sufficiente per risolvere il problema della AMR. Sono necessari più interventi per aumentare l’efficienza della governance a livello globale e combattere efficacemente la AMR. I Paesi con un reddito più elevato tendono a utilizzare più antibiotici, ma possono anche avere infrastrutture sanitarie migliori per gestire e monitorare l’AMR. D’altra parte, i Paesi a basso reddito potrebbero avere una minore accessibilità agli antibiotici, ma anche una minore capacità di affrontare l’AMR a causa di risorse limitate. Allo stesso modo, i Paesi con politiche sanitarie più orientate alla prevenzione delle infezioni e alla gestione razionale degli antibiotici tendono ad avere proporzioni più basse di AMR. Questo sottolinea l’importanza di investire in sistemi sanitari solidi e programmi di controllo delle infezioni per contrastare l’AMR.
Tuttavia, oltre alle variabili analizzate, è importante considerare anche fattori comportamentali e culturali che influenzano il consumo di antibiotici e la diffusione dell’AMR. La ricerca continua su questo tema è quindi fondamentale per affrontare questa sfida globale e proteggere la salute pubblica.