Luca Nicosia
Carcinoma duttale in situ nella mammella maschile: caratteristiche cliniche, radiologiche e gestione in un centro oncologico
La neoplasia mammaria femminile è una delle neoplasie più pericolose e frequenti al mondo, costituendo il 12% di tutti i nuovi casi di neoplasie annue. Questo dato rende evidente la necessità di un’attenzione costante e di una ricerca continua in questo ambito, considerando che ogni anno migliaia di persone ne sono colpite.
Per contro, la neoplasia mammaria maschile è molto più rara, rappresentando solo circa l’1% di tutte le neoplasie del maschio, con un’incidenza annua in Europa di circa 1 caso ogni 100.000 uomini. Questo rende la neoplasia mammaria maschile un fenomeno decisamente meno comune, ma non per questo meno importante da studiare e trattare. Il carcinoma duttale in situ (DCIS) è una lesione confinata nei dotti, senza caratteristiche invasive o potenziale metastatico. Il DCIS puro, che costituisce circa il 10% di tutti i tumori al seno maschili, è estremamente raro, rappresentando meno dello 0,1% di tutti i tipi di neoplasia negli uomini. Questo tipo di carcinoma, pur essendo raro, rappresenta una condizione che necessita di attenzione e gestione specifica per prevenire la progressione verso forme più aggressive e invasive.
Una diagnosi precoce del carcinoma in situ maschile e una gestione terapeutica clinica adeguata sono essenziali per evitare l’evoluzione verso forme più gravi di malattia, come il carcinoma infiltrante. L’importanza della diagnosi precoce permette di intervenire prima che la malattia diventi più aggressiva e difficile da trattare.
Questo studio retrospettivo ha esaminato 20 pazienti maschi con una diagnosi di DCIS puro dal gennaio 1999 al dicembre 2018 presso l’Istituto Europeo di Oncologia Milano. L’analisi di questi casi fornisce informazioni preziose per comprendere meglio questa malattia rara. Sono stati esaminati dati riguardanti la presentazione clinica, la presentazione radiologica, l’età di insorgenza, il tipo istologico, lo stato recettoriale della neoplasia, il trattamento e il follow-up di questi pazienti. L’attenzione a questi dettagli permette di costruire un quadro completo delle caratteristiche del DCIS puro maschile e delle migliori strategie di trattamento. Sono stati inclusi solo i pazienti con una diagnosi istologica di puro DCIS del seno, escludendo quelli con componenti infiltranti o dati di follow-up incompleti. Questa selezione rigorosa garantisce che i risultati dello studio siano pertinenti e specifici per il DCIS puro. L’età mediana dei pazienti era di 62 anni, con una vasta gamma di età compresa tra 21 e 80 anni. Questa variabilità nell’età di insorgenza sottolinea che il DCIS può colpire uomini di tutte le età, anche se è più comune in quelli più anziani. Le presentazioni cliniche più comuni includevano ginecomastia clinica, secrezione ematica dal capezzolo e una massa clinicamente palpabile. Questi sintomi sono indicatori importanti che non devono essere ignorati e richiedono una valutazione medica immediata. Le presentazioni radiologiche sono state variabili, ma in molti casi la diagnosi è stata confermata tramite esame citologico o resezione diagnostica chirurgica mammaria. La diagnosi accurata tramite imaging e biopsia è cruciale per confermare la presenza di DCIS e pianificare il trattamento adeguato. La maggior parte dei pazienti ha ricevuto una mastectomia come trattamento primario, con biopsia del linfonodo sentinella associata in alcuni casi. Questo approccio chirurgico è spesso necessario per rimuovere completamente la lesione e prevenire la progressione della malattia. Il trattamento endocrino e/o radioterapico non è comunemente suggerito nei pazienti maschili con DCIS, ma può essere considerato nei casi con prognosi peggiore. L’approccio terapeutico deve essere personalizzato in base alle caratteristiche specifiche della malattia e del paziente. Le caratteristiche istologiche mostravano una predominanza di DCIS duttale di basso/intermedio grado e carcinoma papillare intracistico.
Questi sottotipi istologici possono avere implicazioni diverse per la prognosi e il trattamento. La maggior parte dei pazienti era positiva per i recettori degli estrogeni e del progesterone, con un basso indice di proliferazione (Ki67). Questi marcatori biologici sono importanti per determinare la risposta al trattamento endocrino e per valutare il rischio di recidiva. La prognosi per i pazienti con carcinoma in situ del seno maschile è eccellente, con una sopravvivenza complessiva a 5 anni del 93,3%. Questo dato rassicurante evidenzia l’efficacia della diagnosi precoce e del trattamento adeguato. In conclusione, il DCIS puro mammario maschile è una patologia estremamente rara, ma la diagnosi precoce e la gestione adeguata sono cruciali per evitare complicazioni gravi.
La rarità di questa condizione non deve ridurre l’attenzione e l’importanza della ricerca e del trattamento. Sono necessari ulteriori studi multicentrici e prospettici per migliorare la comprensione e la gestione di questa malattia.