Marco Zecca
Efficacia di diverse dosi di atg di coniglio per prevenire gvhd nei bambini con tumori ematologici trapiantati da un donatore non consanguineo
Introduzione
Sebbene il siero anti-T linfocitario di coniglio (ATLG) sia comunemente usato per prevenire complicazioni immunologiche nei pazienti che ricevono un trapianto di cellule allogenico di staminali emopoietiche (TCSE) da un donatore non consanguineo, non è ancora chiaro quale sia la dose ottimale da impiegare ne bambini.
Il nostro obiettivo era capire se una dose più alta di ATLG fosse più efficace di una dose più bassa nella prevenzione della malattia del trapianto contro l’ospite (graft versus-host disease, GVHD) acuta di grado II-IV.
Pazienti e metodi
Lo studio è stato condotto in sette centri pediatrici italiani, arruolando bambini di età compresa tra 1 ed 18 anni, con una diagnosi di neoplasia ematologica e sottoposti a TCSE allogenico da donatore volontario non consanguineo. I bambini sono stati divisi in due gruppi: uno ha ricevuto ATLG alla dose di 30 mg/kg e l’altro alla dose di 15 mg/kg, somministrati per via endovenosa nell’arco di 3 giorni, dal giorno -4 al giorno -2 prima del trapianto. Tutti i pazienti hanno ricevuto la combinazione standard di ciclosporina e metotrexate short term per la prevenzione della GVHD.
I pazienti sono stati assegnati in maniera randomizzata ad uno dei due gruppi di trattamento. L’obiettivo principale era valutare l’incidenza di GVHD acuta di grado II-IV entro 100 giorni dal trapianto. Sono stati anche valutati altri fattori come la GVHD cronica, la mortalità non dovuta a recidiva, la recidiva della malattia e la sopravvivenza libera da eventi. Lo studio è registrato su ClinicalTrials.gov (numero NCT00934557).
Risultati
In totale sono stati randomizzati nei due gruppi di trattamento 180 bambini. Il follow-up mediano è stato di 3,4 anni. L’incidenza di GVHD acuta di grado II-IV entro 100 giorni è stata del 36% nel gruppo che aveva ricevuto 15 mg/kg e del 29% nel gruppo trattato con 30 mg/kg. La mortalità non dovuta a recidiva è stata del 9% nel gruppo trattato con 15 mg/kg e del 19% nel gruppo con 30 mg/kg. La recidiva della malattia è stata simile tra i due gruppi.
La sopravvivenza a 5 anni è stata del 78% nel gruppo con 15 mg/kg e del 62% nel gruppo con 30 mg/kg. La sopravvivenza libera da eventi a 5 anni è stata del 77% nel gruppo con 15 mg/kg e del 61% nel gruppo con 30 mg/kg.
Conclusioni
In pazienti pediatrici affetti da neoplasie ematologiche maligne e sottoposti a TCSE da donatore volontario non consanguineo una dose complessiva di 15 mg/kg di ATLG ha dato risultati migliori rispetto ad una dose totale di 30 mg/kg. Pertanto, una dose totale di 15 mg/kg dovrebbe essere considerata la dose standard per questi pazienti.